13 GENNAIO 2016

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13 GENNAIO 2016 - 16:18


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EMILIA ROMAGNA: Agricoltura, ecco i GOI finanziati con 50 mln - VIDEO

Un’alleanza tra mondo agricolo e mondo della ricerca, per spingere l’acceleratore sull’innovazione, rafforzare la capacità di competere sui mercati, migliorare le perfomance ambientali e ridurre l’impatto su acqua, aria e suolo. Si chiamano Goi, ovvero Gruppi operativi per l’innovazione e sono forme di partenariato pubblico-privato costituiti da aziende agricole ed enti di ricerca, cui la regione Emilia-Romagna ha destinato nei sette anni risorse per 50 milioni di euro del Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020. I primi cinque bandi per una disponibilità di oltre 12 milioni e 600mila euro sono già stati presentati. Il primo bando sostiene i progetti di sviluppo competitivo delle aziende agricole, grazie a nuove varietà e tipologie di prodotto, meccanizzazione, robotica, agricoltura di precisione, nuovi modelli di commercializzazione. Tre i bandi che hanno come obiettivo il miglioramento delle performance ambientali.
Il primo punta a “migliorare la gestione delle risorse idriche, dei fertilizzanti e dei pesticidi”. Il secondo, è rivolto a “migliorare la qualità dei suoli”, Il terzo bando ambientale è rivolto a sostenere tutti gli interventi per un “uso più efficiente dell’acqua in agricoltura”. Decisamente interessante e innovativo il quinto bando dedicato Al “sequestro di carbonio”, cioè favorire la naturale capacità del terreno di immagazzinare carbonio senza disperderlo in atmosfera. Con un duplice risultato: arricchire il suolo di materia organica e contrastare le emissioni che contribuiscono all’effetto serra. Stiamo correndo perché vogliamo che il 2016 sia l’anno di uscita dalla crisi” - ha sottolineato il presidente Stefano Bonaccini. Il valore aggiunto della nostra agricoltura è salito del 3%. Scommettiamo su questo settore come fonte di sviluppo e occupazione e lo facciamo investendo molto in qualità e difesa del territorio”.




ALTRE NOTIZIE DI ECONOMIA

CERVIA: Vertenza Farmografica, possibile interesse da azienda romagnola

Si è svolto oggi il secondo incontro in Prefettura a Ravenna in merito alla vertenza dell'ex Farmografica di Cervia di proprietà della multinazionale austriaca Mayr-Melnhof.  L' azienda, in un territorio che ha subito le conseguenze dell’alluvione, ha annunciato di voler dismettere l'attività alla luce dei bilanci in perdita e delle prospettive non ritenute rassicuranti. “Tutte le Istituzioni al tavolo (Regione,  Provincia,  Comune di Cervia ) e le rappresentanze sindacali –recita un comunicato - hanno ribadito la volontà di ricercare eventuali nuovi imprenditori disposti a subentrare nel ramo d'azienda e a salvaguardare i livelli occupazionali (92 sono i posti di lavoro in discussione)”. Il Prefetto di Ravenna Castrese De Rosa ha chiesto, come auspicato da sindacati e autorità locali, che si “avviino a stretto giro interlocuzioni con nuovi soggetti pronti a rilevare il ramo di attività (si parla ad esempio del Gruppo Focaccia di Cervia) prima di intraprendere qualsiasi procedura di chiusura dello storico stabilimento e a riferirne gli esiti al prossimo tavolo in Prefettura già convocato per giovedì prossimo 14 dicembre alle ore 13. Intanto Il Prefetto avvierà contatti con i ministeri competenti delle Imprese e Made in Italy e del Lavoro per l'apertura di un tavolo nazionale con la multinazionale, organizzazioni sindacali, istituzioni locali e nuovi acquirenti per agevolare la ripresa dell'attività produttiva e la salvaguardia dei posti di lavoro”.