7 SETTEMBRE 2015

11:43

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7 SETTEMBRE 2015 - 11:43


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BOLOGNA: Lavoro, per la Regione occupati in crescita anche in Emilia Romagna

La crescita dell’Emilia-Romagna non si interrompe: il Pil nella nostra regione nel 2015 crescerà dell’1,1% e, allo stesso tempo, il tasso di disoccupazione complessivo calerà dello 0,5%. Si tratta di valori positivi più favorevoli rispetto a quelli nazionali. In Italia il prodotto interno lordo è infatti previsto in crescita dello 0,7%, mentre le unità di lavoro dovrebbero crescere di 0,4 punti percentuali e il tasso di disoccupazione ridursi dello 0,4%. Lo sottolinea la Regione Emilia-Romagna, alla luce dei dati sul mercato del lavoro divulgati da Istat. I dati sul mercato del lavoro sono fortemente condizionati dalla stagionalità – spiega la Regione – ed è pertanto opportuno analizzarli su periodi di tempo più lunghi di un trimestre, per evitare questi condizionamenti. Si pensi ad esempio che negli anni di espansione il tasso di disoccupazione variava di un punto percentuale nell’arco dell’anno, mentre negli ultimi anni, caratterizzati dalla crisi, il tasso ha oscillato anche di due puntuali percentuali. Se si confronta il primo semestre 2015 con l’analogo periodo dell’anno precedente si rileva che, a fronte di una sostanziale stabilità delle forze di lavoro (passano da 2.078mila del primo semestre 2014 a 2.079mila), l’occupazione è cresciuta di 6mila unità e la disoccupazione è nel contempo calata della stessa entità. Per il terzo anno consecutivol’occupazione in Emilia-Romagna è cresciuta nel primo semestre. I disoccupati, che nel primo semestre 2014 erano aumentati, si riducono e sono inferiori anche al dato dei primi sei mesi del 2013. Il contesto positivo è in particolare confermato, in particolare, dalla industria manifatturiera che traina la crescita occupazionale (+29mila unità), che torna così su valori precedenti all’avvio della crisi del 2008. La Giunta regionale è impegnata a cogliere l’opportunità rappresentata da questi indicatori positivi, e il Patto per il lavoro è lo strumento che consentirà di correre, confermando il ruolo di locomotiva per l’economia che questa Regione, da sempre e in misura maggiore in questi ultimi mesi, sta dimostrando.




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Continua il dibattito sulla questione relativa ai dazi americani annunciati da Trump: nonostante una fase ancora interlocutoria, le preoccupazioni sono rivolte alle imprese italiane e all’export. Un problema per il nostro Paese e una difficoltà negli scambi economici a livello internazionale. Sono questi i punti sottolineati dal Presidente del Gruppo Granarolo Gianpiero Calzolari in merito alla posizione di Trump sui dazi: un cambio di scenario che, secondo Calzolari, potrebbe portare anche a nuove regole per le imprese. Nonostante una fase ancora interlocutoria, sottolinea la Presidente di Legacoop Bologna Rita Ghedini, i dazi creerebbero problemi alla filiera e alle imprese, locali e nazionali, fortemente orientate verso l’export. Gianpiero Calzolari, Presidente Gruppo Granarolo: "Se si ridimensionano si rendono difficili gli scambi economici tra paesi per un paese come il nostro che ha una grande abilità nella trasformazione è veramente difficile per alcune categorie. Penso all’automotive; sappiamo già cosa sta succedendo quindi quello che tutti noi auspichiamo è un protagonismo dell’Europa e  il suo peso relazionale non solo bilaterale con gli Stati Uniti con la Cina con l’India e con il Messico, ma con tutti coloro che possono tutti i paesi che sono oggi un mercato e possono diventarlo domani. Cambieranno le regole, non possiamo pensare che rimarranno le regole di prima, bisogna che siano regole compatibili con quello che nel frattempo noi abbiamo costruito una rete di imprese che dialogano gli interni di fornitura su fornitura consumi in modo ormai quotidiano".