Cronaca

Thumbnail BOLOGNA: Litiga con la moglie e cade dalla finestra, arrestato 45enne

BOLOGNA: Litiga con la moglie e cade dalla finestra, arrestato 45enne

CRONACA - La Polizia di Bologna ha arrestato un cittadino tunisino di 45 anni per maltrattamenti in famiglia, dopo che l'uomo è precipitato dalla finestra di un appartamento durante una violenta lite con la moglie. L'episodio è avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì in via Zanardi. Intorno alle 3 del mattino una residente ha chiamato le forze dell'ordine segnalando grida di aiuto provenienti dall'appartamento soprastante. Due pattuglie sono intervenute sul posto: mentre una forzava l'ingresso dell'abitazione, l'altra ha trovato l'uomo a terra nel cortile, sotto la finestra, in stato di semi-coscienza e con ferite compatibili con una caduta dall'alto. L'uomo presentava lesioni ai polsi, una frattura alla caviglia e perdite di sangue. È stato trasportato in codice rosso all'Ospedale Maggiore. Nell'appartamento gli agenti hanno trovato la moglie, italiana di 50 anni, in evidente stato di confusione dovuto all'alcol. La donna ha raccontato che la serata era iniziata con un appuntamento in un bar vicino a piazza dei Martiri, dove entrambi avevano bevuto molto. Rientrati a casa, era scoppiato un litigio per futili motivi durante il quale il marito l'aveva aggredita con calci e pugni. La coppia era già nota alle forze dell'ordine: la donna aveva denunciato più volte il marito per violenze domestiche, salvo poi riaccoglierlo regolarmente in casa. L'uomo era ricercato per due ordinanze di custodia cautelare emesse nel settembre 2024 e nell'aprile 2025, sempre per maltrattamenti familiari, oltre a dover scontare una condanna di un anno e undici mesi per reati analoghi. Entrambi erano a conoscenza delle misure pendenti e si incontravano di nascosto. Dopo l'intervento chirurgico, l'uomo è stato dichiarato fuori pericolo e preso in custodia dalla Polizia Penitenziaria. Sarà trasferito in carcere non appena le sue condizioni di salute lo permetteranno.

Thumbnail FORLÌ: Fratelli travolti da silos, in due davanti al giudice il 18 settembre | VIDEO

FORLÌ: Fratelli travolti da silos, in due davanti al giudice il 18 settembre | VIDEO

Potrebbe avvicinarsi a una svolta il caso dei tre fratelli di Meldola, nel Forlivese, che il 7 aprile del 2023 rimasero schiacciati da un silos pieno di mangime a seguito dallo scontro con la loro auto. Secondo quanto emerso la Procura potrebbe portare davanti al Gip (il prossimo 18 settembre) il titolare della ditta dove è avvenuta la tragedia, nei pressi di Bertinoro, costata la vita ai giovani Fatima, Ousama e Marva Boulgoute, rispettivamente di 18, 13 e 9 anni. Il reato ipotizzato per il proprietario dell’azienda agricola “Casagrande” di San Pietro in Guardano, riportato dalla stampa locale, sarebbe quello di omicidio colposo plurimo, in quanto responsabile del container precipitato. Sul silos sono state effettuate diverse perizie per capire se il crollo fosse imputabile o meno a una cattivo stato di manutenzione, o se l’accaduto sia avvenuto in circostanze fatalmente casuali. L’altro indagato è invece uno zio delle vittime, che avrebbe lasciato guidare da sola la nipote Fatima (ancora con il foglio rosa) nel cortile dell’azienda agricola, con l’aggravante di aver lasciato salire a bordo anche i fratellini nonostante la ragazza non avesse ancora conseguito la patente.

Thumbnail CESENA: Crediti fittizi, scoperta frode fiscale da 2.5 milioni

CESENA: Crediti fittizi, scoperta frode fiscale da 2.5 milioni

Nell’ambito di una complessa indagine contro le frodi fiscali, la Guardia di Finanza di Cesena ha svolto un ruolo centrale nell’esecuzione di un sequestro preventivo disposto dal Tribunale di Prato, relativo a crediti d’imposta fittizi per circa 2,5 milioni di euro. I crediti, generati fraudolentemente a nome di una persona deceduta, sono stati inseriti nei cassetti fiscali di oltre 500 ignari cittadini, prevalentemente residenti a Lucera, alcuni dei quali minorenni o anch'essi defunti. L’indagine, che rientra in un più ampio filone avviato già nel 2023, ruota attorno a un commercialista di Lucera, presunto ideatore della frode. Quest’ultimo avrebbe utilizzato i crediti per compensare debiti fiscali di una società a lui riconducibile e per l’acquisto di beni di lusso, tra cui un Rolex da 20.000 euro, sequestrato prima della consegna. Il provvedimento è stato notificato all’Agenzia delle Entrate proprio dal Gruppo della Guardia di Finanza di Cesena, interrompendo la circolazione dei crediti illeciti e scongiurando un danno rilevante per l’Erario. Il commercialista è ora indagato per truffa ai danni dello Stato, autoriciclaggio e altri reati fiscali; è stata richiesta nei suoi confronti la custodia cautelare in carcere.


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