COLOMBIA: Ricercatore ferrarese di 38 anni ucciso e fatto a pezzi | VIDEO
Un ricercatore italiano di 38 anni, nato nel Ferrarese e cresciuto ad Alfonsine, è stato ucciso e fatto a pezzi in Colombia. Alessandro Coatti, questo il suo nome, si trovava in Sudamerica da qualche tempo per un viaggio tra Perù, Bolivia, Ecaudor e infine Colombia. L’ultimo avvistamento del 38enne risale a sabato sera, quando era uscito per recarsi in un locale, poi del ragazzo nato a Portomaggiore nel 1986 si sono perse le tracce. Fino al macabro ritrovamento nei pressi della cittadina di Santa Maria, non troppo distante da Bogotà, dove sono state rinvenute le braccia e la testa dell’uomo in una valigetta, mentre altri pezzi sono stati recuperati nella giornata di lunedì in prossimità dello stadio della città. Per risalire all’identità di Coatti è stato determinante il braccialetto di un hotel che aveva al polso, con l’ambasciata italiana che si è subito attivata per informare la famiglia. Messaggi di cordoglio anche da parte della Royal Society of Biology di Londra, per cui Alessandro aveva lavorato fino alla fine dell’anno scorso, prima di partire alla volta del Sudamerica. Nel frattempo la Procura di Roma ha annunciato l’apertura dell’indagine per scoprire le cause dietro all’omicidio del 38enne, mentre il sindaco di Santa Maria, la città colombiana dove è stato ritrovato Coatti, ha annunciato una ricompensa di 50 milioni di pesos, circa 10 mila euro, a chiunque fornisca informazioni utili ad individuare e arrestare i responsabili dell’omicidio del ricercatore italiano. Tra le varie ipotesi, al momento non decolla la pista di una rapina finita male, mentre non si esclude quella legata al commercio di organi.
Foto: Royal Society of Biology
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