BOLOGNA: Strage di Suviana, l'inchiesta resta senza indagati
A un anno dalla tragedia nella centrale idroelettrica di Bargi, sull'invaso di Suviana, l'indagine della Procura di Bologna non ha ancora prodotto alcun indagato. È stato però formalizzato il rinnovo dell’incarico ai consulenti tecnici, firmato il 14 aprile dal procuratore aggiunto Morena Plazzi e dai pm Flavio Lazzarini e Michela Guidi.
Il disastro, avvenuto il 9 aprile 2024 durante un collaudo alla turbina numero due della centrale Enel Green Power, causò la morte di sette operai. L'esplosione, verificatasi a circa 60 metri di profondità, sarebbe stata innescata da una vibrazione anomala di un alternatore da 150 tonnellate, finito fuori asse. I periti dovranno ora stabilire con precisione le cause dell'incidente, anche attraverso immersioni mirate per recuperare componenti chiave dell'impianto. La centrale è accessibile fino al quinto piano interrato; per proseguire, sarà necessario svuotare i livelli inferiori.
L'inchiesta, ancora formalmente a carico di ignoti, potrebbe vedere sviluppi solo dopo che i consulenti avranno indicato quali dispositivi recuperare, dove trovarli e se le operazioni di acquisizione saranno da considerarsi irripetibili. In quel caso, potrebbero scattare i primi avvisi di garanzia. "Siamo ancora davanti a un’indagine contro ignoti – commenta l’avvocato Gabriele Bordoni, legale della famiglia di Alessandro D’Andrea, una delle vittime – ma i magistrati stanno seguendo l’iter previsto. I familiari aspettano risposte da un anno, e confidano nel lavoro dei periti".
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