26 MARZO 2025

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26 MARZO 2025 - 10:41


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RIMINI: Omicidio Pierina, ripreso incidente probatorio per Manuela Bianchi | VIDEO

È ripreso questa mattina a Rimini l'incidente probatorio, iniziato ieri e durato fino alle 18.30, davanti al gip Vinicio Cantarini, chiesto dalla Procura locale, pm Daniele Paci, per risentire ad interrogatorio Manuela Bianchi nell'indagine sull'omicidio di sua suocera, Pierina Paganelli. Oggi dovrebbe essere la giornata conclusiva. Si sta affrontando la circostanza della mattina del 4 ottobre del 2023, giorno in cui Manuela Bianchi ritrovò il cadavere di Pierina nel vano ascensore del garage di via del Ciclamino a Rimini.

La donna starebbe confermando la versione data il 4 marzo scorso quando la Procura le contestò il reato di favoreggiamento personale nei confronti di Louis Dassilva, il 35enne con cui Manuela ha avuto una relazione extraconiugale, e unico indagato per la morte di Pierina. La nuora della vittima, difesa dall'avvocata Nunzia Barzan con la consulenza di Davide Barzan, sta rispondendo alle domande del giudice e starebbe raccontando che fu Dassilva a raccontarle dei cocci del barattolo che avrebbe avuto in mano la vittima. Stando al racconto della donna, sarebbe stato Dassilva poi a dirle di chiamare un ragazzo che vive nel loro stesso condominio e di abbracciarlo. Su questi particolari della scena del ritrovamento e la discussione, l'interrogatorio durerà molto visto che sono una parte importante dell'indagine. Dopo le domande del giudice toccherà alla difesa di Dassilva, i legali Riario Fabbri e Andrea Guidi, interrogare Manuela. Non si esclude che la difesa del 35enne, in carcere dal 16 luglio, non proponga nuovi testi o prova a discolpa. Il gip deve decidere sulla scarcerazione di Dassilva come da istanza presentata dalla difesa. L'udienza di oggi pare abbia un termine tassativo previsto intorno alle 14.30 per impegni della Procura.

 

(foto Migliorini-Adriapress)




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BOLOGNA: Amianto, la “strage dimenticata” dei lavoratori delle ex Ogr

Sono oltre 350 le vittime dell’amianto a Bologna fra i lavoratori delle ex Officine Grandi Riparazioni di via Casarini, dove operai, istituzioni e l’associazione regionale AFeVA si sono ritrovati in occasione della Giornata internazionale per la sicurezza sul lavoro. “Da Fs ancora nessuna risposta sulla bonifica dell’area, non è più accettabile” ha sottolineato durante la cerimonia l’assessore comunale all’urbanistica, Raffaele Laudani Giornata internazionale per la sicurezza sul lavoro celebrata a Bologna con una manifestazione davanti ai cancelli delle ex Officine Grandi Riparazioni di via Casarini, dove a causa dell’amianto, ampiamente utilizzato per decenni, sono ad oggi già scomparse oltre 350 persone occupate in quegli spazi da Ferrovie dello Stato. Una strage per molti dimenticata, il cui elenco di vittime è destinato tristemente a salire. “Qui di vecchiaia non è mai morto nessuno” ricorda dolorosamente Salvatore Fais, ex lavoratore delle officine di via Casarini e custode della sua memoria. Da tempo si parla di bonifica dell’area, che spetta proprio a Fs, e di un nuovo museo dedicato alle ex Ogr bolognesi, progetto che rientra in quello più ampio di rigenerazione dell’ex Scalo Ravone, ma ancora senza novità. “Insieme al sindaco abbiamo chiesto a Ferrovie di dare risposte certe ma ancora oggi non sappiamo a che punto è lo stato di caratterizzazione e quindi non abbiamo ancora certezze sui tempi -spiega l’assessore all’urbanistica Laudani – questa cosa non è più accettabile”. Milco Cassani, presidente regionale dell’Associazione Familiari e Vittime Amianto infine ricorda: “La legge del 1992 ha messo al centro la fermezza della messa al bando di questo materiale ma non ha dato soluzione alle milioni di tonnellate che ancora restano tra di noi”.