24 MARZO 2025

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24 MARZO 2025 - 11:00


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RIMINI: Appello figli di Pierina a Manuela, “è il momento della verità” | VIDEO

I figli di Pierina Paganelli esortano Manuela Bianchi, nuora della vittima, a rivelare tutto ciò che sa sul delitto nell’incidente probatorio di domani. Recentemente la donna ha cambiato versione sul ritrovamento del cadavere.

 

“Trova il coraggio di dire tutto ciò che sai”. Comincia così la breve lettera inviata dai figli di Pierina Paganelli a Manuela Bianchi alla vigilia dell’incidente probatorio previsto per martedì. Si tratta di un passaggio chiave nel processo sull’omicidio della 78enne, avvenuto a Rimini il 3 ottobre 2023, perché riguarda la ricostruzione della mattina del ritrovamento del cadavere.

Recentemente, in un lungo interrogatorio, Bianchi ha cambiato versione sostenendo che non sia stata lei la prima a rinvenire il corpo nel seminterrato, ma che sia stato Louis Dassilva – attualmente in carcere con l’accusa di omicidio - a indicarglielo e a dirle come comportarsi nei minuti successivi.

I figli di Pierina, Giacomo, Chiara e Giuliano Saponi – quest’ultimo marito di Manuela Bianchi - invitano perciò la donna a parlare senza timori, rendendosi conto delle sue difficoltà, anche alla luce delle minacce ricevute. “Possiamo solo immaginare le remore, le angosce e le paure che ti hanno impedito di parlare fino ad ora – scrivono nella lettera -, ma adesso devi trovare il coraggio di dire tutto ciò che sai”.

Da qui l’invito a raccontare nel dettaglio com’è andata, perché solo così la loro madre “potrà finalmente trovare la pace”. Pierina non potrà più tornare dai suoi cari. Ciò che chiede la famiglia è solo la verità.

 




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BOLOGNA: Amianto, la “strage dimenticata” dei lavoratori delle ex Ogr

Sono oltre 350 le vittime dell’amianto a Bologna fra i lavoratori delle ex Officine Grandi Riparazioni di via Casarini, dove operai, istituzioni e l’associazione regionale AFeVA si sono ritrovati in occasione della Giornata internazionale per la sicurezza sul lavoro. “Da Fs ancora nessuna risposta sulla bonifica dell’area, non è più accettabile” ha sottolineato durante la cerimonia l’assessore comunale all’urbanistica, Raffaele Laudani Giornata internazionale per la sicurezza sul lavoro celebrata a Bologna con una manifestazione davanti ai cancelli delle ex Officine Grandi Riparazioni di via Casarini, dove a causa dell’amianto, ampiamente utilizzato per decenni, sono ad oggi già scomparse oltre 350 persone occupate in quegli spazi da Ferrovie dello Stato. Una strage per molti dimenticata, il cui elenco di vittime è destinato tristemente a salire. “Qui di vecchiaia non è mai morto nessuno” ricorda dolorosamente Salvatore Fais, ex lavoratore delle officine di via Casarini e custode della sua memoria. Da tempo si parla di bonifica dell’area, che spetta proprio a Fs, e di un nuovo museo dedicato alle ex Ogr bolognesi, progetto che rientra in quello più ampio di rigenerazione dell’ex Scalo Ravone, ma ancora senza novità. “Insieme al sindaco abbiamo chiesto a Ferrovie di dare risposte certe ma ancora oggi non sappiamo a che punto è lo stato di caratterizzazione e quindi non abbiamo ancora certezze sui tempi -spiega l’assessore all’urbanistica Laudani – questa cosa non è più accettabile”. Milco Cassani, presidente regionale dell’Associazione Familiari e Vittime Amianto infine ricorda: “La legge del 1992 ha messo al centro la fermezza della messa al bando di questo materiale ma non ha dato soluzione alle milioni di tonnellate che ancora restano tra di noi”.