22 MARZO 2025

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22 MARZO 2025 - 10:20


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RIMINI: Caso Pierina, Manuela intercettata, “L’ho trovata io”

Un’intercettazione sul caso dell’omicidio di Pierina Paganelli contraddice le dichiarazioni rese di recente della nuora della vittima, Manuela Bianchi. Il caso si complica in vista dell’incidente probatorio.

 

Ci si interroga sulla credibilità di Manuela Bianchi, nuora di Pierina Paganelli e indagata per favoreggiamento. Gli agenti della Squadra mobile di Rimini che investigano sull’omicidio della pensionata hanno analizzato oltre 150mila intercettazioni. Tra queste vi è un filmato registrato in Questura nel giorno del ritrovamento del cadavere, il 4 ottobre 2023, in cui la nuora della vittima si confida col fratello Loris nella sala d’attesa.

Nel video, trasmesso dal programma tv ‘La Vita in Diretta’, si vede la donna mentre esorta il fratello a non dire nulla alla polizia e gli dice di avere ritrovato lei il corpo. Dichiarazioni che contraddicono quanto da lei dichiarato nell’interrogatorio del 4 marzo scorso, nel quale affermava che a ritrovare Pierina era stato Louis Dassilva, attualmente indagato per omicidio, e che da lui avrebbe ricevuto istruzioni su come comportarsi nel chiamare i soccorsi. Una versione dei fatti ritrattata, dunque, mesi dopo i primi interrogatori e che con tutta probabilità Manuela Bianchi confermerà martedì prossimo nell’incidente probatorio.

Le indagini coordinate dalla procura di Rimini vanno avanti. Gli inquirenti stanno ripulendo centinaia di file audio per ricostruire con precisione i dialoghi chiave.




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FAENZA: Sorpresi con più di due etti di cocaina in casa, tre arresti

Tre persone di origine albanese - due uomini di 28 e 44 anni e una donna di 40 anni - sono state arrestate dalla polizia a Faenza, nel Ravennate, per detenzione di droga ai fini di spaccio perché sorprese con circa 230 grammi di cocaina, una modica quantità di hashish e marijuana e 2.500 euro ritenuti provento dell'attività illecita. Gli arresti sono giunti al culmine di un'indagine svolta dai poliziotti della divisione Anticrimine del Commissariato faentino alla quale hanno partecipato nella fase finale anche agenti della Squadra Mobile della Questura ravennate. In particolare nel corso degli accertamenti, gli investigatori avevano individuato un'abitazione del Faentino ritenuta una centrale di spaccio di cocaina gestita da alcuni cittadini di origine straniera.     E così ieri è scattata una attività di perquisizione sulla base di un provvedimento emesso dalla Procura di Ravenna che ha coordinato le indagini. Quando i poliziotti sono entrati nell'abitazione, uno degli occupanti ha cercato di liberarsi dello stupefacente gettando un involucro dal balcone: ma gli agenti, che avevano già circondato lo stabile, lo hanno subito recuperato. Al termine dell'attività, sono stati sequestrati i contanti e lo stupefacente; e i tre, come avvallato dal Pm di turno Angela Scorza, sono stati dichiarati in arresto.     Nella mattinata il giudice Piervittorio Farinella, su richiesta del viceprocuratore onorario Adolfo Fabiani, ha convalidato gli arresti dei tre, difesi dall'avvocato Pier Paolo Mirri, e ha disposto per l'uomo e la donna l'accompagnamento in carcere in regime di custodia cautelare; mentre per il più giovane è scattata la misura della presentazione quotidiana negli uffici della polizia giudiziaria in attesa del processo.