20 MARZO 2025

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20 MARZO 2025 - 08:06


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BOLOGNA: Droga importata dall'Olanda, cinque arresti della polizia

Cinque misure di custodia in carcere emesse dal Gip del tribunale di Bologna sono state eseguite dalla polizia nei confronti di altrettanti presunti componenti di un'organizzazione criminale internazionale che trafficava droga tra Olanda e Italia. L'attività è stata svolta dalla squadra mobile, coordinata dalla Dda bolognese, in collaborazione con l'ufficio investigativo spagnolo supportato dall'unità di contatto dello Sco all'Udyco di Madrid, e con le squadre mobili di Rimini, Treviso e Verona, dove gli indagati sono stati individuati. I cinque- quattro albanesi e un tunisino- rispondono di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti aggravata dalla disponibilità di armi. Venivano fatte comunicazioni criptate per eludere i controlli. L'indagine ha ricostruito per il periodo aprile-novembre 2020, nove importazioni di cocaina portate a termine dall'associazione, per un totale di 41,5 chilogrammi di droga e altre nove importazioni di marijuana per un quantitativo di 76,5 chili, oltre all'introduzione nel territorio nazionale di una partita di 280 chilogrammi di hascisc. Il valore dello stupefacente importato, una volta immesso sul mercato, è quantificabile in oltre 5 milioni di euro.




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RIMINI: Caso Pierina, 15 maggio nuova udienza al Riesame per Dassilva

Caso Pierina, l'udienza per Louis Dassilva davanti al Tribunale del Riesame di Bologna è stata fissata per il 15 maggio. Tra due settimane i difensori (gli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi) del 35enne senegalese ritenuto dalla Procura della repubblica di Rimini l'assassino di Pierina Paganelli discuteranno davanti ai giudici della Libertà l'impugnazione della seconda ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Rimini, Vinicio Cantarini. Il giudice, in un provvedimento bis, ha confermato il carcere per il 35enne sulla base sostanzialmente delle accuse della nuora Manuela Bianchi, che con Dassilva era stata legata da una relazione sentimentale. La donna, indagata per favoreggiamento personale, difesa dall'avvocata Nunzia Barzan e dal consulente Davide Barzan, ha reso in tre giorni di interrogatorio davanti al gip una versione tale per cui il senegalese risulterebbe sempre più indiziato del delitto. Bianchi ha raccontato che la mattina del ritrovamento del cadavere Louis l'avvisò e le disse come comportarsi con polizia e vicini di casa. Da sabato intanto il 35enne ha iniziato uno sciopero della fame in carcere, dove è rinchiuso dal 16 luglio scorso, continuando a professarsi innocente.