15 MARZO 2025

09:19

NOTIZIA DI CRONACA

DI

565 visualizzazioni


15 MARZO 2025 - 09:19


NOTIZIA DI CRONACA

DI

565 visualizzazioni



RIMINI: Omicidio Pierina, chiesta la scarcerazione di Dassilva

Dopo un’intera giornata di udienza al tribunale di Rimini, i legali di Louis Dassilva, unico indagato per l’omicidio di Pierina Paganelli, ne hanno chiesto la scarcerazione. In aula sono stati presentati gli esiti dell’incidente probatorio sul Dna e il video di sorveglianza.

 

Un lungo confronto duro e serrato per tutta la giornata di venerdì, da mattina a sera. Da una parte la procura e i legali dei familiari di Pierina Paganelli, dall’altra la difesa di Louis Dassilva, unico indagato per l’uccisione della pensionata di 78 anni il 3 ottobre 2023 a Rimini. Al termine dell’udienza, gli avvocati del 35enne senegalese hanno presentato istanza per la revoca della misura cautelare nei confronti del loro assistito. La richiesta di scarcerazione è stata formalizzata dopo l'udienza di incidente probatorio davanti al gip, il quale ha fissato per lunedì prossimo l'interrogatorio in carcere. Dopodiché prenderà una decisione sul tema.

Nel corso dell'udienza, molto attesa da entrambe le parti, si sono discussi gli esiti delle prove tecniche, tra cui il Dna, l'analisi della telecamera di sorveglianza della farmacia di via del Ciclamino e i dispositivi elettronici di Dassilva. In base alla perizia informatica, l’’Ignoto 1’ ripreso nel video la sera dell’omicidio, per via dell’altezza, non era l’imputato. Resta però aperta la questione sul colore della pelle che sarà approfondita nell'udienza del 28 aprile. I test genetici, poi, non hanno rilevato tracce del Dna di Dassilva sui reperti. Risultati che avvalorerebbero alcune tesi difensive, tanto da convincere i legali di Dassilva a presentare la richiesta di scarcerazione.




ALTRE NOTIZIE DI CRONACA

BOLOGNA: Amianto, la “strage dimenticata” dei lavoratori delle ex Ogr

Sono oltre 350 le vittime dell’amianto a Bologna fra i lavoratori delle ex Officine Grandi Riparazioni di via Casarini, dove operai, istituzioni e l’associazione regionale AFeVA si sono ritrovati in occasione della Giornata internazionale per la sicurezza sul lavoro. “Da Fs ancora nessuna risposta sulla bonifica dell’area, non è più accettabile” ha sottolineato durante la cerimonia l’assessore comunale all’urbanistica, Raffaele Laudani Giornata internazionale per la sicurezza sul lavoro celebrata a Bologna con una manifestazione davanti ai cancelli delle ex Officine Grandi Riparazioni di via Casarini, dove a causa dell’amianto, ampiamente utilizzato per decenni, sono ad oggi già scomparse oltre 350 persone occupate in quegli spazi da Ferrovie dello Stato. Una strage per molti dimenticata, il cui elenco di vittime è destinato tristemente a salire. “Qui di vecchiaia non è mai morto nessuno” ricorda dolorosamente Salvatore Fais, ex lavoratore delle officine di via Casarini e custode della sua memoria. Da tempo si parla di bonifica dell’area, che spetta proprio a Fs, e di un nuovo museo dedicato alle ex Ogr bolognesi, progetto che rientra in quello più ampio di rigenerazione dell’ex Scalo Ravone, ma ancora senza novità. “Insieme al sindaco abbiamo chiesto a Ferrovie di dare risposte certe ma ancora oggi non sappiamo a che punto è lo stato di caratterizzazione e quindi non abbiamo ancora certezze sui tempi -spiega l’assessore all’urbanistica Laudani – questa cosa non è più accettabile”. Milco Cassani, presidente regionale dell’Associazione Familiari e Vittime Amianto infine ricorda: “La legge del 1992 ha messo al centro la fermezza della messa al bando di questo materiale ma non ha dato soluzione alle milioni di tonnellate che ancora restano tra di noi”.