13 MARZO 2025

08:22

NOTIZIA DI CRONACA

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13 MARZO 2025 - 08:22


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RIMINI: Promettevano sesso per poi rapinarli, arrestati

Adescavano vittime con la promessa di un incontro sessuale per poi rapinarle. I carabinieri di Rimini hanno arrestato un uomo di 41 anni e una donna di 43, accusati di almeno due rapine, anche se gli inquirenti sospettano che le vittime siano una decina. La donna avrebbe contattato le vittime tramite un sito di incontri, organizzando un appuntamento in un parcheggio. Una volta appartata con la vittima in auto, lasciava la portiera aperta per permettere al complice, con volto coperto e coltello in mano, di intervenire. Sotto minaccia, le vittime erano costrette a prelevare fino a 500 euro da un bancomat. L'uomo, già arrestato per una rapina avvenuta il 30 ottobre, era specializzato nel colpire persone omosessuali tramite una piattaforma di incontri. In un caso, la vittima era stata aggredita da lui e da un complice non identificato, ma era riuscita a difendersi, facendo fuggire i rapinatori che avevano sottratto solo le chiavi dell'auto. Le indagini, coordinate dal pm Luca Bertuzzi, hanno portato all'identificazione della coppia grazie alle immagini di videosorveglianza, compresi i filmati del bancomat. Il gip Raffaele Deflorio ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare per entrambi. (




ALTRE NOTIZIE DI CRONACA

RIMINI: Omicidio Pierina, fissato incidente probatorio per Manuela Bianchi

Si terrà il prossimo 25 marzo a Rimini l’incidente probatorio utile a confermare le recenti dichiarazioni rilasciate da Manuela Bianchi, la nuora della 78enne Pierina Paganelli uccisa a ottobre 2023 e per il cui omicidio si trova in carcere il 35enne Louis Dassilva, ex amante della donna.  Si tratta di una richiesta avanzata dalla Procura riminese dato che Bianchi potrebbe “essere oggetto di minacce che la inducano a ritrattare le accuse nei confronti di Dassilva” o addirittura “possa ricevere offerte di denaro affinché non deponga in Corte d’Assise o deponga il falso”. Grazie all’incidente probatorio, le sue affermazioni verranno cristallizzate diventando prove effettive in sede di processo. La mattina del 4 ottobre 2023, giorno del ritrovamento del corpo di Paganelli nel garage della sua abitazione, Bianchi aveva riferito agli inquirenti di non ricordare alcuni dettagli. Successivamente, nell’ultima deposizione, ha invece dichiarato di aver visto quella mattina Louis Dassilva. Secondo la sua testimonianza, lui l'avrebbe rassicurata e le avrebbe chiesto di non urlare, facendole segno di tacere con un dito sulle labbra, perché c'era una donna morta nel vano dell'ascensore. Poi le avrebbe detto chi chiamare e cosa dire per lanciare l'allarme. Tesi avversata dal 35enne senegalese che, parlando col gip, ha ribadito la propria innocenza. "Louis deve stare in carcere solo se è colpevole", ha infine aggiunto questa mattina Manuela Bianchi, intercettata dai giornalisti in via del Ciclamino, comportamento ritenuto ambiguo da molti, in contrasto con altre affermazioni riguardanti il dubbio che la donna abbia sul 35enne in merito alla colpevolezza per l’omicidio dell’anziana.