10 MARZO 2025

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NOTIZIA DI CRONACA

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10 MARZO 2025 - 10:44


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FERRARA: Tabacco in polvere a scuola, due ragazzine in ospedale

Due ragazzine tredicenni si sono sentite male dopo aver assunto snus (tabacco in polvere) offerto da un compagno di classe in una scuola media di Ferrara. I protagonisti della vicenda, come riportato dal quotidiano la Nuova Ferrara, sono tutti coetanei. Secondo quanto è emerso, lo studente si è presentato a scuola con lo snus, prodotto contenente nicotina vietato ai minori di 18 anni, e l'ha offerto alle due compagne. Queste, pochi minuti dopo l'assunzione, hanno iniziato ad avere giramenti di testa, vertigini, nausea. I docenti hanno avvisato i genitori. Successivamente le ragazzine sono state portate all'ospedale Sant'Anna di Cona per accertamenti e hanno trascorso una notte nella struttura a scopo precauzionale. Tutti gli esami o sono risultati negativi. Nel frattempo, come detto da un genitore, il ragazzo che ha procurato lo snus è stato segnalato ai carabinieri. La dirigente scolastica ha indetto un incontro con le famiglie per chiarire la situazione.




ALTRE NOTIZIE DI CRONACA

RIMINI: Caso Pierina, Luis Dassilva interrogato per sei ore

Ha risposto a tutte le domande del giudice Vinicio Cantarini e ha negato tutte le circostanze raccontate da Manuela Bianchi, Louis Dassilva, il senegalese di 35 anni assistito dai legali Riario Fabbri e Andrea Guidi. L'interrogatorio, al quale ha assistito anche il pm Daniele Paci, è durato poco meno di 6 ore e si è svolto nel carcere di Rimini. Al momento la lunga indagine sull'omicidio di Pierina Paganelli, avvenuto il 3 ottobre del 2023, vede due persone indagate: Dassilva, per omicidio, e la nuora di Pierina, Manuela Bianchi, legata da una relazione al senegalese, per favoreggiamento. Bianchi, difesa dall'avvocata Nunzia Barzan e dal consulente Davide Barzan, il 4 marzo scorso è stata interrogata dal pm Paci: nel corso dell'interrogatorio avrebbe detto di aver visto Dassilva la mattina del ritrovamento del cadavere della suocera in garage. Dassilva le avrebbe quindi detto di non parlare, che c'era il cadavere di una donna e di dare l'allarme chiamando per primo il vicino. Bianchi ha detto di aver capito che l'assassino era Dassilva. Venerdì scorso si è tenuto invece un incidente probatorio sulle prove scientifiche che, secondo i legali del senegalese, scagionano Dassilva tanto che al termine dell'udienza Fabbri e Guidi ne hanno chiesto la scarcerazione. Il gip quindi ha deciso di interrogare Dassilva in carcere e al termine di 5 giorni dovrà decidere se scarcerarlo o meno. Ma il termine non è perentorio. Sull'interrogatorio della nuora i difensori di Dassilva hanno presentato osservazioni scritte che rileverebbero tutte le incongruenze. Intanto la Procura va avanti "un pezzo alla volta" in un rebus che si ricompone. Il pm Paci ha chiesto un incidente probatorio per interrogare nuovamente la Bianchi e cristallizzare le sue dichiarazioni su Dassilva. I difensori del senegalese si sono opposti, ma spetterà al giudice Cantarini decidere. In quel caso le accuse delle nuora contro Dassilva diventerebbero atti acquisiti e non più confutabili del processo.