6 FEBBRAIO 2025

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NOTIZIA DI CRONACA

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6 FEBBRAIO 2025 - 12:37


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FORLÌ: Violenza sessuale di gruppo su minorenne, arrestato capobranco 19enne | VIDEO

I carabinieri di Forlì hanno rintracciato e sottoposto a fermo d’indiziato di delitto un 19enne straniero, senza fissa dimora, ritenuto presunto autore, unitamente ad altri, del reato di violenza sessuale di gruppo in danno di una minorenne. L’attività è scaturita dalla denuncia presentata da un’adolescente forlivese,  A presentare denuncia è stata la stessa ragazzina, accompagnata dai genitori, la quale ha raccontato come il pomeriggio precedente, mentre si trovava in piazza Saffi a Forlì, era stata avvicinata da un gruppo di giovani che, dopo averla importunata con insulti e apprezzamenti volgari, l’hanno seguita salendo poi su un autobus, nel frattempo sopraggiunto e che l’avrebbe ricondotta a casa. Una volta sul mezzo di trasporto, nonostante i tentativi della giovane di allontanarsi da loro, l’hanno ulteriormente circondata, continuando con le molestie e spingendosi a palpeggiarla ripetutamente, comportamento che ha scatenato una forte reazione difensiva della ragazza, che li ha fatti desistere e fuggire. Le immediate indagini avviate dai carabinieri, grazie alle dettagliate indicazioni della vittima, riscontrate dalle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza e da quella registrate all’interno del mezzo pubblico, hanno consentito di individuare e bloccare il principale presunto autore dell’episodio. Nella circostanza, considerato il concreto pericolo di fuga e la possibile reiterazione del reato, il giovane – d’intesa con la Procura della Repubblica - è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria dai militari dell’Arma quale presunto autore del reato di violenza sessuale in concorso con altri, per la cui identificazione sono in corso serrati accertamenti dei carabinieri, coordinati dalla locale Procura della Repubblica. Nella successiva udienza di convalida, ravvisando esigenze cautelari e ritenendo il soggetto gravemente indiziato del reato di violenza sessuale di gruppo, il gip, come richiesto dalla locale Procura della Repubblica, ha disposto nei suoi confronti la custodia cautelare in carcere, per cui è stato condotto e rinchiuso presso la casa circondariale di Forlì.

(nella foto archivio un bus in piazza Saffi a Forlì)




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RIMINI: Omicidio Pierina, le parole della nuora che accusano Dassilva

"Lei è indagata di favoreggiamento e ci sono delle cose che lei può sapere solo perché gliele ha dette l'assassino oppure era lì mentre uccidevano sua suocera. Quindi su questa cosa e di cosa le ha detto Dassilva ci deve dire la verità. Cosa le ha detto di sotto in garage?". È questa la domanda che dopo quasi tre ore di interrogatorio ha portato Manuela Bianchi a raccontare al sostituto procuratore Daniele Paci ciò che le disse Louis Dassilva. "Mi dice - riferisce la Bianchi - che c'era una persona a terra tra le due porte tagliafuoco e di andare a chiamare il ragazzo moldavo. Avevo capito che lui l'aveva già vista. Però lì per lì non ho capito altro ed il suo consiglio era di passare di lì e di stare zitta e di non dire che l'avevo vista. Anzi mi ha detto proprio così, però non ho capito il motivo". È il passaggio cruciale dell'interrogatorio di Manuela Bianchi, la nuora di Pierina Paganelli, uccisa il 3 ottobre del 2023 nel garage di via del Ciclamini a Rimini. Interrogatorio nel quale la nuora, legata da una relazione extraconiugale a Louis Dassilva, in carcere per l'omicidio dal 16 luglio del 2024, ha reso il 4 marzo scorso prima come persona informata sui fatti e poi come indagata per favoreggiamento personale, difesa dall'avvocata Nunzia Barzan e dal consulente Davide Barzan. Le dichiarazioni erano state introdotte da una precisazione della stessa donna che aveva sostenuto come i suoi ricordi fossero offuscati. "Non riesco a capire cosa mi sta succedendo. Tant'è vero che mi sono fatta fare dallo psichiatra, una ipnosi, usata per lo stress post-traumatico".    I ricordi di Manuela Bianchi poi si sbloccano e la sua deposizione diventa più lucida - a tratti indirizzata dal consulente Davide Barzan - e tra le lacrime racconta che Dassilva le disse di abbracciare il ragazzo moldavo del primo piano per sviare i sospetti dalla loro relazione. A un certo punto del lunghissimo interrogatorio, durato 13 ore, il pm le chiede "ha detto come l'ha colpita?" E la nuora risponde "no è una cosa che ho capito da sola, dopo aver capito che era lei e dopo aver visto quanto fosse caricato in quel periodo e come fosse nervoso per i conflitti con mia suocera. Io la certezza di quello che aveva fatto non l'ho mai avuta da lui. Io per quello che sto dicendo adesso mi sto rovinando. Se lui me lo avesse detto, io lo avrei detto forse subito che era stato lui a voi. Io il dubbio che fosse stato lui l'ho sempre avuto".    L'interrogatorio della nuora di Pierina, 300 pagine di verbale, sarà probabilmente oggi al centro dell'interrogatorio in carcere di Louis Dassilva, da parte del gip Vinicio Cantarini dopo che i difensori del 35enne, Riario Fabbri e Andrea Guidi, ne hanno chiesto la scarcerazione al termine dell'udienza sulle risultanze delle prove scientifiche, Dna compreso, che scagionerebbero l'indagato.