5 FEBBRAIO 2025

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5 FEBBRAIO 2025 - 18:32


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RIMINI: Insulti razzisti a giocatrice di basket, mamma rischia Daspo

La Questura di Rimini sta valutando l'emissione di un Daspo nei confronti della mamma che ha insultato con frasi razziste una giocatrice di basket femminile nella sfida del campionato Under 19 tra la Happy Basket Rimini e Nuova Virtus Cesena, andato in scena lunedì sera. In queste ore sono in corso accertamenti e non sono escluse denunce al termine dei quali il questore di Rimini, Olimpia Abbate, valuterà la possibilità di un Daspo nei confronti della donna cesenate che ha urlato "Ma non ti vergogni? Sei una scimmia" dagli spalti di una partita di basket femminile under 19 rivolgendosi a una giocatrice riminese di pelle scura. Il tutto, ripreso in un video pubblicato online dalla stampa locale. L'atleta, visibilmente scossa dagli insulti razzisti, ha lasciato il campo per affrontare la donna sugli spalti, come documentato da una diretta social. Immediate le reazioni. I dirigenti dell'Happy Basket Rimini hanno condannato il gesto allontanando la tifosa e promettendo di denunciare quanto accaduto. Ora la mamma tifosa rischia il provvedimento che la terrà lontano dalle partite per un certo periodo di tempo. Intanto, come si legge sul sito della Fip, la Federazione Italiana Pallacanestro, la Procura federale ha aperto un'indagine al fine di verificare la natura e le eventuali responsabilità in relazione a quanto accaduto all'interno della palestra Carim di Rimini teatro della sfida tra la squadra giovanile riminese e quella cesenate




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RIMINI: Omicidio Pierina, fissato incidente probatorio per Manuela Bianchi

Si terrà il prossimo 25 marzo a Rimini l’incidente probatorio utile a confermare le recenti dichiarazioni rilasciate da Manuela Bianchi, la nuora della 78enne Pierina Paganelli uccisa a ottobre 2023 e per il cui omicidio si trova in carcere il 35enne Louis Dassilva, ex amante della donna.  Si tratta di una richiesta avanzata dalla Procura riminese dato che Bianchi potrebbe “essere oggetto di minacce che la inducano a ritrattare le accuse nei confronti di Dassilva” o addirittura “possa ricevere offerte di denaro affinché non deponga in Corte d’Assise o deponga il falso”. Grazie all’incidente probatorio, le sue affermazioni verranno cristallizzate diventando prove effettive in sede di processo. La mattina del 4 ottobre 2023, giorno del ritrovamento del corpo di Paganelli nel garage della sua abitazione, Bianchi aveva riferito agli inquirenti di non ricordare alcuni dettagli. Successivamente, nell’ultima deposizione, ha invece dichiarato di aver visto quella mattina Louis Dassilva. Secondo la sua testimonianza, lui l'avrebbe rassicurata e le avrebbe chiesto di non urlare, facendole segno di tacere con un dito sulle labbra, perché c'era una donna morta nel vano dell'ascensore. Poi le avrebbe detto chi chiamare e cosa dire per lanciare l'allarme. Tesi avversata dal 35enne senegalese che, parlando col gip, ha ribadito la propria innocenza. "Louis deve stare in carcere solo se è colpevole", ha infine aggiunto questa mattina Manuela Bianchi, intercettata dai giornalisti in via del Ciclamino, comportamento ritenuto ambiguo da molti, in contrasto con altre affermazioni riguardanti il dubbio che la donna abbia sul 35enne in merito alla colpevolezza per l’omicidio dell’anziana.