5 FEBBRAIO 2025

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NOTIZIA DI CRONACA

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5 FEBBRAIO 2025 - 08:46


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RIMINI: Droga, maxi operazione dei carabinieri, 39 arresti

È in corso una vasta operazione condotta dal Comando Provinciale Carabinieri di Rimini nei territori di Rimini, Bologna, Campobasso, Cagliari, Forlì-Cesena, Imperia, Milano, Monza, Parma, Piacenza, Pesaro e Ravenna, con il supporto dei reparti territorialmente competenti, che vede coinvolti oltre 200 militari, in esecuzione di un provvedimento cautelare emesso su richiesta della Procura della Repubblica di Rimini, nei confronti di 39 indagati. I militari hanno individuato due distinti gruppi attivi nel traffico di quantità ingenti di stupefacenti e nella consumazione di furti in abitazione. Individuati anche gli autori di una rapina consumata in riviera. Sono 250 i chilogrammi di cocaina sequestrati, decine quelli di hashish. Ulteriori dettagli verranno forniti nel corso dell’incontro che si terrà alle ore 11 presso la sala conferenze del Comando Provinciale di Rimini




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CESENA: Inscenarono funerale durante unione gay, tutti prescritti ex forzanuovisti

Si chiude con un proscioglimento per intervenuta prescrizione la vicenda giudiziaria legata al controverso 'funerale simbolico' inscenato da militanti di Forza Nuova durante una cerimonia di unione civile tra due uomini, celebrata a Cesena il 5 febbraio 2017. Il Tribunale di Forlì, riunito in composizione collegiale, ha dichiarato oggi il non doversi procedere nei confronti di tutti gli imputati. All’epoca dei fatti, l’azione – con tanto di bara e corteo funebre – sollevò forti polemiche a livello locale e nazionale, venendo immediatamente bollata come offensiva e omofoba. La Procura di Forlì aprì un fascicolo ipotizzando la violazione della Legge Mancino, che punisce atti discriminatori motivati da odio razziale o omofobico. In primo grado, però, il Tribunale escluse la sussistenza della violazione della legge 205/1993, assolvendo gli imputati da tale accusa. Tra loro anche Mirco Ottaviani, oggi dirigente del Movimento Nazionale La Rete dei Patrioti, difeso dagli avvocati Mario Giancaspro e Tommaso Golini, che assistevano complessivamente otto dei dieci imputati. Tuttavia, nel corso dell’ultima udienza del processo di primo grado, era stato loro contestato anche il reato di diffamazione con altro mezzo di pubblicità, accusa che portò a una condanna. La Corte d’Appello di Bologna, lo scorso ottobre, aveva annullato la sentenza di condanna per un vizio procedurale: agli imputati assenti non era stato notificato l’estratto del verbale d’udienza contenente la nuova imputazione, fatto che ha comportato la nullità dell’intero procedimento per difetto di contestazione.