CESENA: Madre e figlia ricoverate, “Fine di una persecuzione” | VIDEO
Sembra essersi conclusa la vicenda dell’autotrasportatore di Borello perseguitato da mesi da due donne di Badia Prataglia che gli facevano consegnare a casa di tutto tramite corrieri. Le due donne sono state ricoverate.
Una lista lunghissima, con centinaia di nomi tra corrieri, fiorai, imbianchini, muratori, tassisti e persino gestori di pompe funebri, che si presentavano a casa sua, chiamati da due donne che avevano deciso di perseguitarlo. Paolo Zignani, autotrasportatore di Borello, ha annotato tutto su un quaderno: da mesi è vittima di due donne, madre e figlia, di Badia Prataglia.
Dopo le denunce e i numerosi appelli, anche in televisione, ieri le due sono state ricoverate nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Arezzo. Le telecamere sono entrate nella loro casa, portando alla luce una situazione di estremo disagio.
Una vicenda iniziata a giugno, per la quale Zignani – che, a quanto risulta, non era l’unica vittima – non riesce a trovare una spiegazione: “Al loro paese dicono che prendono di mira delle persone, e chi viene preso di mira smette di campare”, racconta Zignani. “So che hanno smesso con quella signora che abitava lì di fronte, a giugno. E quando hanno finito con lei, hanno iniziato con me, ma non me lo spiego”.
Non sarà questo l’ultimo capitolo della vicenda. Le due donne verranno sottoposte a perizia psichiatrica e gli investigatori dovranno proseguire le indagini a seguito della denuncia presentata da Zignani.
Intanto, però, il 57enne di Borello è tornato a dormire sonni tranquilli: “Era da tanto che non mi capitava”, conclude Zignani. “La fine di un incubo”.
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