4 FEBBRAIO 2025

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NOTIZIA DI CRONACA

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4 FEBBRAIO 2025 - 18:15


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RIMINI: Accusato di rapina dopo 12 anni grazie a una traccia di dna

Incastrato dal dna il presunto autore di una violenta rapina in casa avvenuta 12 anni fa a Riccione. Le sue tracce biologiche sono state isolate dal Ris dei carabinieri di Parma su una fascetta da elettricista utilizzata per legare i polsi delle vittime. Le indagini dei carabinieri, coordinati del sostituto procuratore Luca Bertuzzi hanno condotto all'identificazione del presunto responsabile. Si tratta di un 39enne di Reggio Calabria che secondo gli inquirenti la sera del 20 luglio del 2012, con un complice rimasto ignoto, entrò con una scusa in casa di due due coniugi riccionesi, un imprenditore di 77 anni e la moglie di 67, per rapinarli di oro e soldi contanti. Il 5 giugno del 2024, alla Procura di Rimini è arrivata la segnalazione che il dna, rimasto ignoto per 12 anni, era stato identificato e che corrispondeva ad un uomo con precedenti per rapina, ricettazione, porto d'armi, armi clandestine e stupefacenti. Lo stesso era stato controllato dalla polizia stradale di Pesaro in A14 pochi giorni prima della rapina a Riccione. Il 39enne inoltre sarebbe stato fino al 2020 in carcere. Sulla base del dna e dei riscontri dei controlli, il sostituto procuratore Bertuzzi ha chiesto il rinvio a giudizio per il 39enne. L'udienza è stata fissata per il 15 maggio davanti al gip Raffaele Deflorio.




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RIMINI: Mettono a segno quattro rapine, nei guai sei giovani

Quattro rapine in strada in poco tempo, due minorenni arrestati e altri quattro giovani denunciati dalla polizia. E' il bilancio di quanto è andato in scena ieri pomeriggio a Rimini, nella zona di Marina di Centro. Tutto è cominciato quando verso le 18 una 'volante' è stata inviata presso la linea 'Metromare' della stazione 'Kennedy', dove una persona ha raccontato agli agenti di essere stata rapinata mentre attraversava il sottopasso pedonale del parco 'Maria Callas': la vittima ha spiegato di essere stata circondata da un gruppo di sei ragazzini, uno dei quali, con la scusa di chiedere una sigaretta si è avvicinato ed ha estratto un coltello, facendosi consegnare del denaro e il cellulare. Poco dopo, alla sala operativa della polizia è arrivata la segnalazione di un'ulteriore rapina avvenuta nei pressi del parco, dove un gruppo di ragazzi aveva aggredito e minacciato con un coltello un altro giovane, portandogli via, anche in questo caso, soldi e cellulare. I poliziotti hanno cominciato a cercare i responsabili dei 'colpi' ma durante le ricerche all'interno del parco si sono imbattuti in un altro ragazzo, anche lui vittima dell'aggressione da parte di sei giovani, attuata con lo stesso modus operandi delle precedenti rapine. Proseguendo le ricerche, in un'area poco distante, è stata individuata una quarta vittima, questa volta ferita da un coltello utilizzato da un giovane del gruppo. Ottenuta la descrizione dei responsabili da parte delle vittime, nel sottopasso della linea del trasporto pubblico gli agenti hanno intercettato il gruppetto di sei ragazzi: addosso avevano la refurtiva rubata, oltre a due coltelli e due passamontagna. In Questura le persone rapinate hanno riconosciuto i sei giovani e così quattro di loro sono stati denunciati e due arrestati per rapina aggravata continuata in concorso. Denunce anche per porto di armi e oggetti atti ad offendere. I due minorenni sono stati portati al Centro di prima accoglienza di Bologna.