4 FEBBRAIO 2025

15:31

NOTIZIA DI CRONACA

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4 FEBBRAIO 2025 - 15:31


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RICCIONE: Sequestrato oltre un chilo di cocaina ed una pistola rubata, 30enne arrestato | FOTO

I Carabinieri di Riccione hanno arrestato in flagranza un 30enne romagnolo con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione abusiva di armi.Nel corso di un servizio di controllo del territorio, i militari hanno fermato l’uomo mentre era alla guida della propria autovettura. Il suo comportamento durante il controllo ha destato sospetti, inducendo i Carabinieri ad approfondire la situazione con una perquisizione personale e del veicolo.Le ricerche sulla persona hanno dato esito negativo, ma all’interno dell’abitacolo dell’auto i militari hanno rinvenuto un tirapugni metallico e un cutter. Alla luce di quanto trovato, hanno deciso di estendere la perquisizione all’abitazione dell’uomo.Durante la perquisizione domiciliare, all’interno di un contenitore per la biancheria è stata scoperta un’arma da fuoco detenuta illegalmente, risultata rubata a Parma nel 2017. Oltre alla pistola semiautomatica Taurus, i Carabinieri hanno sequestrato due caricatori e 68 munizioni calibro 9x21.In un armadio, inoltre, sono stati rinvenuti sassi di cocaina sigillati in cellophane sottovuoto, con un peso variabile tra i 50 e i 100 grammi. Complessivamente, la cocaina recuperata ammontava a circa 1.150 grammi. Il valore dello stupefacente sequestrato è stato stimato in oltre 40.000 euro, cifra che, una volta suddiviso e tagliato per la vendita al dettaglio, avrebbe potuto superare i 100.000 euro. Terminate le operazioni, l’uomo è stato condotto presso la locale Casa Circondariale, in attesa dell’udienza di convalida che si terrà nei prossimi giorni.




ALTRE NOTIZIE DI CRONACA

BARCELLONA: Cavallari tradito dal cellulare, caccia ai complici | VIDEO

Si trova in carcere in spagna in attesa dell’estradizione Andrea Cavallari, dopo la fuga durante le festa di laurea. Nel frattempo emergono altri dettagli sul suo arresto, mentre prosegue la ricerca dei complici. È stato un telefonino a tradire Andrea Cavallari, il 26enne modenese condannato per la strage di Corinaldo ed evaso il 3 luglio scorso dal carcere della Dozza di Bologna durante un permesso premio concesso per la sua laurea. Dopo giorni di ricerche, la sua fuga si è conclusa in un albergo a Lloret de Mar, in Spagna. Tutto è iniziato con le immagini di una festa in famiglia. Le telecamere di sorveglianza di un ristorante in cui Cavallari stava pranzando con i parenti dopo la discussione della tesi lo hanno ripreso mentre usava un telefonino. Gli investigatori, attraverso l'analisi delle immagini, sono riusciti a identificare l'apparecchio e intercettarne il numero. Da lì hanno seguito i movimenti del latitante, tracciandone lo spostamento da Bolognaa fino a Barcellona, per poi arrivare all'albergo della Costa Brava dove è stato bloccato. Ma il telefonino non è stato l’unico errore fatale. Fondamentale per la sua localizzazione è stata anche la pista del denaro. Durante la latitanza Cavallari ha utilizzato una carta di credito intestata a una donna, dove erano stati depositati migliaia di euro. I pagamenti hanno permesso agli investigatori di restringere il campo. Al momento dell’arresto, Cavallari era in possesso del cosiddetto “kit del fuggiasco”: documenti falsi, soldi falsi (almeno 800 euro in banconote da 20 euro contraffatte) e la carta di credito usata per tutte le spese. Elementi che confermano l’ipotesi, ora al vaglio degli inquirenti, di una rete di fiancheggiatori che avrebbe supportato l’evasione e la fuga all’estero. Non è escluso che alcuni complici possano essere stati conosciuti durante la detenzione alla Dozza. L’attenzione delle autorità è ora rivolta proprio a identificare e rintracciare questi possibili complici. Attendendo anche il ritorno in Italia, che avverrà tra pochi giorni.