3 FEBBRAIO 2025

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3 FEBBRAIO 2025 - 11:11


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RIMINI: Pedone investito in A14, al vaglio ogni ipotesi tra cui il suicidio | VIDEO

Un uomo di 48 anni è stato travolto e ucciso da un tir in A14, domenica pomeriggio all’altezza di Misano, dopo essere sceso dall’auto. Ancora da chiarire le dinamiche dell’incidente, ma non si escluda alcuna ipotesi.

 

Dramma sull’A14. Nel tardo pomeriggio di domenica, un uomo di 48 anni è stato investito e ucciso da un tir. Era a piedi sull’asfalto, aveva da poco parcheggiato l’auto in una piazzola di sosta. L’incidente è avvenuto attorno alle 18.30 nei pressi dell'autodromo di Misano Adriatico, nel tratto autostradale compreso fra i caselli di Riccione e Cattolica.

La vittima era residente a Cattolica. In base a una prima ricostruzione, aveva parcheggiato la sua auto, una Citroen DS4, in una piazzola prima di scendere e cominciare a camminare lungo la corsia d’emergenza. A un certo punto c’è stato l’impatto improvviso con un camion che, data la velocità, non l’ha evitato. Il conducente del mezzo pesante ha detto alla polizia stradale di aver visto l’uomo improvvisamente sulla carreggiata e di non avere avuto il tempo di schivarlo. Sul posto sono subito accorsi i sanitari che però hanno solo potuto constatare il decesso del 48enne, morto sul colpo.

Dinamiche ancora al vaglio degli agenti di polizia, che hanno raccolto testimonianze e che per ora non escludono alcuna ipotesi, nemmeno la possibilità di un gesto volontario. L’investimento ha avuto forti ripercussioni sul traffico data la chiusura del tratto interessato per i rilievi di rito. In direzione sud, l’autostrada è stata parzialmente chiusa per alcune ore.

 

(Immagini Manuel Migliorini)




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RIMINI: Omicidio Pierina, le parole della nuora che accusano Dassilva

"Lei è indagata di favoreggiamento e ci sono delle cose che lei può sapere solo perché gliele ha dette l'assassino oppure era lì mentre uccidevano sua suocera. Quindi su questa cosa e di cosa le ha detto Dassilva ci deve dire la verità. Cosa le ha detto di sotto in garage?". È questa la domanda che dopo quasi tre ore di interrogatorio ha portato Manuela Bianchi a raccontare al sostituto procuratore Daniele Paci ciò che le disse Louis Dassilva. "Mi dice - riferisce la Bianchi - che c'era una persona a terra tra le due porte tagliafuoco e di andare a chiamare il ragazzo moldavo. Avevo capito che lui l'aveva già vista. Però lì per lì non ho capito altro ed il suo consiglio era di passare di lì e di stare zitta e di non dire che l'avevo vista. Anzi mi ha detto proprio così, però non ho capito il motivo". È il passaggio cruciale dell'interrogatorio di Manuela Bianchi, la nuora di Pierina Paganelli, uccisa il 3 ottobre del 2023 nel garage di via del Ciclamini a Rimini. Interrogatorio nel quale la nuora, legata da una relazione extraconiugale a Louis Dassilva, in carcere per l'omicidio dal 16 luglio del 2024, ha reso il 4 marzo scorso prima come persona informata sui fatti e poi come indagata per favoreggiamento personale, difesa dall'avvocata Nunzia Barzan e dal consulente Davide Barzan. Le dichiarazioni erano state introdotte da una precisazione della stessa donna che aveva sostenuto come i suoi ricordi fossero offuscati. "Non riesco a capire cosa mi sta succedendo. Tant'è vero che mi sono fatta fare dallo psichiatra, una ipnosi, usata per lo stress post-traumatico".    I ricordi di Manuela Bianchi poi si sbloccano e la sua deposizione diventa più lucida - a tratti indirizzata dal consulente Davide Barzan - e tra le lacrime racconta che Dassilva le disse di abbracciare il ragazzo moldavo del primo piano per sviare i sospetti dalla loro relazione. A un certo punto del lunghissimo interrogatorio, durato 13 ore, il pm le chiede "ha detto come l'ha colpita?" E la nuora risponde "no è una cosa che ho capito da sola, dopo aver capito che era lei e dopo aver visto quanto fosse caricato in quel periodo e come fosse nervoso per i conflitti con mia suocera. Io la certezza di quello che aveva fatto non l'ho mai avuta da lui. Io per quello che sto dicendo adesso mi sto rovinando. Se lui me lo avesse detto, io lo avrei detto forse subito che era stato lui a voi. Io il dubbio che fosse stato lui l'ho sempre avuto".    L'interrogatorio della nuora di Pierina, 300 pagine di verbale, sarà probabilmente oggi al centro dell'interrogatorio in carcere di Louis Dassilva, da parte del gip Vinicio Cantarini dopo che i difensori del 35enne, Riario Fabbri e Andrea Guidi, ne hanno chiesto la scarcerazione al termine dell'udienza sulle risultanze delle prove scientifiche, Dna compreso, che scagionerebbero l'indagato.