ROMAGNA: Morte Pantani, nuova inchiesta della Procura di Trento | VIDEO
Ventuno anni fa ci lasciava Marco Pantani, il più grande campione romagnolo di ciclismo e uno dei più grandi della Storia, in grado di riempire i cuori di appassionati da tutto il mondo nell’arco di un decennio, tra il 1993 e il 2003. Il “Pirata” venne trovato senza vita nel residence “Le Rose” di Rimini il 14 febbraio del 2004, ma da allora la sua morte resta avvolta dal mistero, con tante piste che si sono susseguite negli anni senza mai trovare una risposta attendibile. A tentare di ricostruire i dubbi attorno alla prematura fine del campione ci prova la Procura di Trento, che ha recentemente acquisito gli atti degli uffici giudiziari di Rimini, Forlì, Roma e Napoli. Nel mirino della procura trentina le presunte manipolazioni delle provette di sangue del “Pirata” durante i controlli del Giro d’Italia del 1999, con 15 persone finora ascoltate come “persone informate sui fatti”. Dietro il giro di scommesse di stampo camorristico sulla vittoria del Giro, che, secondo quanto dichiarato dall’ex boss del clan di Mondragone, Augusto La Torre, “avrebbe buttato in mezzo alla via quelli che gestivano le somme”. A questo si aggiunge il sospetto della presenza di altre persone, oltre a Marco, sul luogo del ritrovamento del cadevere, insieme alle audizioni del personale del 118 che trovò senza vita Pantani. Tanti tasselli da unire, tante piste ancora seguire, nella speranza che a ventuno anni di distanza si possa apporre la parole fine alle nubi dietro alla scomparsa dell’eterno e mai dimenticato, campione.
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