10 FEBBRAIO 2025

19:33

NOTIZIA DI CRONACA

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10 FEBBRAIO 2025 - 19:33


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BOLOGNA: Danni in stazione al passaggio dei tifosi del Cesena

Ancora episodi di inciviltà a bordo di un treno regionale e in stazione da parte dei tifosi di una squadra di calcio, stavolta quelli del Cesena. "Dopo l'episodio del primo febbraio, che aveva visto protagonisti i supporter del Mantova, domenica 9 una situazione simile si è verificata ancora una volta su un nuovo treno Rock di Trenitalia Tper diretto a Reggio Emilia e nella stazione di Bologna Centrale", fa sapere Ferrovie dello Stato. Il treno, un Rimini-Piacenza partito da Cesena alle 11.08, ha subito uno stop di circa 20 minuti nella stazione del capoluogo emiliano. "Una parte dei circa 400 tifosi a bordo è infatti scesa dal treno per poi lanciare fumogeni, petardi e sassi danneggiando un treno in sosta, cartelli e distributori automatici. Solo l'intervento degli agenti della Polizia Ferroviaria e del personale di Fs Security - quest'ultimo presente anche a bordo - ha evitato ulteriori ripercussioni e consentito la ripartenza del treno", sottolinea ancora Fs. All'arrivo a Reggio Emilia i tifosi sono scesi "lasciando dietro di sé rifiuti, bottiglie e lattine di birra vuote sui sedili, nei corridoi, nei vani portabagagli, pavimenti imbrattati, toilette intasate e lavandini utilizzati come wc". Per Fs "ancora una volta una manifestazione sportiva diventa occasione per atti di inciviltà ai danni di beni e servizi della collettività. Le immagini registrate dalle telecamere della stazione e del treno saranno utili per ogni approfondimento in riferimento ai reati commessi".




ALTRE NOTIZIE DI CRONACA

BOLOGNA: Confermato l’ergastolo per Daniele Severi

La Corte d’Assise d’Appello di Bologna ha confermato l’ergastolo per Daniele Severi, fratello di Franco Severi, trovato decapitato il 21 giugno 2022 nella sua casa di campagna a Seggio di Civitella, già condannato in primo grado lo scorso maggio dal tribunale di Forlì. Dopo oltre 13 ore complessive di dibattimento, la decisione è arrivata nel tardo pomeriggio, al termine della camera di consiglio presieduta dal giudice Domenico Stigliano. Il caso era stato al centro di venti udienze intense, con decine di testimoni e periti. L’accusa, sostenuta dalla pg Rossella Poggioli, ha ribadito la responsabilità dell’imputato, basandosi principalmente su due prove: un paio di scarpe con tracce ematiche fresche e dei guanti insanguinati trovati nella sua auto. La difesa, rappresentata dagli avvocati Marco Martines e Maria Antonietta Corsetti, ha chiesto l’assoluzione, contestando la validità e la datazione del sangue rilevato. Corsetti ha sottolineato che le prove scientifiche sono state travisate e che i guanti, sebbene contaminati dal sangue della vittima, non contenevano tracce di DNA dell’imputato, ma di un soggetto terzo. Inoltre, ha evidenziato la mancanza di impronte, tracce ematiche e segni di effrazione sulla scena del crimine. Non è stata trovata l’arma del delitto, né la testa della vittima, elementi che rendono ignota la dinamica esatta dell’omicidio. Ora per Daniele Severi si apre la possibilità di ricorrere in Cassazione. La sentenza non è ancora definitiva.