14 OTTOBRE 2025

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NOTIZIA DI CRONACA

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14 OTTOBRE 2025 - 09:51


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RAVENNA: Si giustifica il 14enne che ha accoltellato i genitori, “pensavo litigassero”

«Pensavo stessero litigando». Con questa frase il 14enne ravennate ha cercato di spiegare l’aggressione ai genitori, accoltellati nel sonno la notte tra giovedì e venerdì. Subito dopo, in lacrime, li avrebbe abbracciati chiedendo perdono. Arrestato per tentato omicidio, si trova ora nel carcere minorile del Pratello su disposizione del gip di Bologna, Chiara Alberti. Durante l’interrogatorio, assistito dall’avvocato Antonietta Germani, ha raccontato di aver agito in un momento di confusione, pensando che i genitori stessero discutendo. Non un gesto di rabbia o vendetta, ma l’espressione di un disagio profondo, forse legato a una percezione distorta delle dinamiche familiari e a una condizione psicologica ancora tutta da chiarire. Gli inquirenti, che stanno valutando una perizia psichiatrica, hanno scoperto sul suo telefono ricerche su armi e conseguenze legali di simili atti, segno di una possibile premeditazione. Intorno alle 3.30 il ragazzo avrebbe colpito il padre al collo e poi la madre, intervenuta in difesa, ferendoli non gravemente. Sono stati proprio i genitori a chiamare i soccorsi e a consentire l’arresto del figlio da parte della polizia. Ora, seguiti dall’avvocato Pietro Chianese, partecipano con angoscia alle indagini, sperando che la violenza improvvisa del ragazzo sia solo il sintomo di una stato di fragilità




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CESENA: Si barrica in casa con la figlia, portata fuori dopo 17 ore | VIDEO

Si è conclusa con un lieto fine la vicenda della donna che da più di 17 ore si era barricata in casa con la figlia piccola nel suo appartamento di via Viareggio a Cesena. La donna, di origine colombiana e con una bambina di circa due anni, dopo ore di trattative ha aperto la porta ai Carabinieri che l’hanno scortata fuori in sicurezza. Le forze dell’ordine, assieme ai Vigili del Fuoco e al personale del 118, avevano presidiato l’area per tutta la notte, mantenendo costante il contatto con la donna nel tentativo di farla desistere. Secondo le prime informazioni tutto era nato da una condizione di disagio della donna dovuta alla difficile relazione con l'ex compagno e ad alcune difficoltà abitative. L’allarme era scattato nella serata di martedì, quando la madre, in evidente stato di agitazione, aveva deciso di chiudersi in casa con la figlia, interrompendo ogni comunicazione con l’esterno. Immediatamente era stato attivato un dispositivo di emergenza che ha visto coinvolti Carabinieri, Polizia di Stato, Vigili del Fuoco e operatori sanitari, pronti a intervenire in caso di necessità. Le ore successive sono state caratterizzate da un lungo lavoro di mediazione e dialogo, condotto con estrema prudenza per evitare qualsiasi rischio per la donna e per la bambina. Intorno alle 9.30 di questa mattina, la situazione si è finalmente sbloccata: la donna ha accettato di aprire la porta e si è consegnata ai militari.