18 GENNAIO 2025

11:42

NOTIZIA DI CRONACA

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18 GENNAIO 2025 - 11:42


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RAVENNA: “Violentata dall'ex”, a lui applicato braccialetto

Il Gip del Tribunale di Ravenna ha applicato a un 34enne disoccupato residente a Massa Lombarda, nel Ravennate, e di origine straniera, il braccialetto elettronico con divieto di avvicinarsi a meno di 500 metri e di comunicare con ogni mezzo con una giovane residente a Imola (Bologna) con cui aveva avuto una relazione nascosta. L'uomo - come riportato dai due quotidiani locali - è accusato di violenza sessuale, stalking, lesioni personali e danneggiamenti aggravati nei confronti della ragazza con la quale aveva avuto una relazione tra il 2022 e il 2024.

L'indagato, difeso dall'avvocato Francesco Furnari, nell'interrogatorio di garanzia di ieri mattina, davanti al giudice Corrado Schiaretti ha respinto tutti gli addebiti mossi argomentando la sua posizione. Il caso era arrivato nelle mani dei carabinieri della Stazione di Lugo la notte del 29 dicembre scorso quando una pattuglia del Radiomobile era intervenuta in un parcheggio su richiesta della ragazza - dipendente di un locale della Bassa Romagna - la quale aveva lamentato di essere stata obbligata dall'ex a salire in auto e di essere poi stata violentata. Per lei, il referto del pronto soccorso aveva restituito una prognosi di 20 giorni per abrasioni sparse e per un lieve trauma cranico. L'ex, a suo dire, le aveva pure danneggiato il cellulare per impedirle di chiamare le forze dell'ordine. Davanti ai militari aveva quindi parlato di pregresse vessazioni tra continue telefonate per controllarla, pedinamenti fino a casa e sul posto di lavoro, abusi anche con l'obbligo di assumere cocaina o sotto minacce di morte, o di mostrare video dei loro rapporti. L'uomo - sempre secondo la denuncia - si sarebbe spinto ad abusarla sul posto di lavoro approfittando del fatto che in quel momento ci fosse solo lei dentro.




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RIMINI: Mettono a segno quattro rapine, nei guai sei giovani

Quattro rapine in strada in poco tempo, due minorenni arrestati e altri quattro giovani denunciati dalla polizia. E' il bilancio di quanto è andato in scena ieri pomeriggio a Rimini, nella zona di Marina di Centro. Tutto è cominciato quando verso le 18 una 'volante' è stata inviata presso la linea 'Metromare' della stazione 'Kennedy', dove una persona ha raccontato agli agenti di essere stata rapinata mentre attraversava il sottopasso pedonale del parco 'Maria Callas': la vittima ha spiegato di essere stata circondata da un gruppo di sei ragazzini, uno dei quali, con la scusa di chiedere una sigaretta si è avvicinato ed ha estratto un coltello, facendosi consegnare del denaro e il cellulare. Poco dopo, alla sala operativa della polizia è arrivata la segnalazione di un'ulteriore rapina avvenuta nei pressi del parco, dove un gruppo di ragazzi aveva aggredito e minacciato con un coltello un altro giovane, portandogli via, anche in questo caso, soldi e cellulare. I poliziotti hanno cominciato a cercare i responsabili dei 'colpi' ma durante le ricerche all'interno del parco si sono imbattuti in un altro ragazzo, anche lui vittima dell'aggressione da parte di sei giovani, attuata con lo stesso modus operandi delle precedenti rapine. Proseguendo le ricerche, in un'area poco distante, è stata individuata una quarta vittima, questa volta ferita da un coltello utilizzato da un giovane del gruppo. Ottenuta la descrizione dei responsabili da parte delle vittime, nel sottopasso della linea del trasporto pubblico gli agenti hanno intercettato il gruppetto di sei ragazzi: addosso avevano la refurtiva rubata, oltre a due coltelli e due passamontagna. In Questura le persone rapinate hanno riconosciuto i sei giovani e così quattro di loro sono stati denunciati e due arrestati per rapina aggravata continuata in concorso. Denunce anche per porto di armi e oggetti atti ad offendere. I due minorenni sono stati portati al Centro di prima accoglienza di Bologna.