15 GENNAIO 2025

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NOTIZIA DI CRONACA

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15 GENNAIO 2025 - 10:40


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RIMINI: Incendio in azienda di ortofrutta, crolla capannone | FOTO

Un grave incendio si è sviluppato questa mattina in un’azienda di ortofrutta a Torre Pedrera, frazione di Rimini. Le fiamme si sono sviluppate già dalla prima mattinata nell’area di pertinenza della ditta dove erano accatastati dei bancali di legno.

Da quanto emerso, il rogo, sviluppatosi in via Foglino, ha coinvolto anche parte dei fabbricati provocando il parziale crollo della copertura di uno dei capannoni. Sul posto sono intervenute diverse squadre dei vigili del fuoco per circoscrivere le fiamme e mettere in sicurezza gli edifici, compresi quelli circostanti. Al momento non si registrano feriti e si indaga sulle cause dell’incendio.

 

(Immagini di Manuel Migliorini)




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BOLOGNA: Confermato l’ergastolo per Daniele Severi

La Corte d’Assise d’Appello di Bologna ha confermato l’ergastolo per Daniele Severi, fratello di Franco Severi, trovato decapitato il 21 giugno 2022 nella sua casa di campagna a Seggio di Civitella, già condannato in primo grado lo scorso maggio dal tribunale di Forlì. Dopo oltre 13 ore complessive di dibattimento, la decisione è arrivata nel tardo pomeriggio, al termine della camera di consiglio presieduta dal giudice Domenico Stigliano. Il caso era stato al centro di venti udienze intense, con decine di testimoni e periti. L’accusa, sostenuta dalla pg Rossella Poggioli, ha ribadito la responsabilità dell’imputato, basandosi principalmente su due prove: un paio di scarpe con tracce ematiche fresche e dei guanti insanguinati trovati nella sua auto. La difesa, rappresentata dagli avvocati Marco Martines e Maria Antonietta Corsetti, ha chiesto l’assoluzione, contestando la validità e la datazione del sangue rilevato. Corsetti ha sottolineato che le prove scientifiche sono state travisate e che i guanti, sebbene contaminati dal sangue della vittima, non contenevano tracce di DNA dell’imputato, ma di un soggetto terzo. Inoltre, ha evidenziato la mancanza di impronte, tracce ematiche e segni di effrazione sulla scena del crimine. Non è stata trovata l’arma del delitto, né la testa della vittima, elementi che rendono ignota la dinamica esatta dell’omicidio. Ora per Daniele Severi si apre la possibilità di ricorrere in Cassazione. La sentenza non è ancora definitiva.