12 GENNAIO 2025

10:06

NOTIZIA DI CRONACA

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12 GENNAIO 2025 - 10:06


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BOLOGNA: Scontri al corteo per Ramy, Lepore, "Chiederemo i danni"

Il corteo "Verità e giustizia per Ramy", organizzato nel centro di Bologna per ricordare Ramy Elgaml, il giovane morto durante un inseguimento con i carabinieri a Milano, è degenerato in violenza. La manifestazione, che doveva essere pacifica, si è trasformata in scontri tra manifestanti e polizia, con lanci di bottiglie e petardi. Durante il caos, sono stati rovesciati cassonetti, infrante vetrine, tra cui quella di un negozio di lusso in Galleria Cavour, e danneggiati locali e arredi urbani.

Precedenti episodi violenti, come quello accaduto a Torino pochi giorni prima, avevano portato a un potenziamento della presenza delle forze dell’ordine nel centro di Bologna. Tuttavia, non sono mancati gravi episodi di vandalismo, tra cui atti contro la Sinagoga della città, che hanno destato particolare preoccupazione.

Il sindaco Matteo Lepore ha condannato con fermezza gli eventi, definendoli un atto di devastazione senza giustificazioni:

"Questa notte, gruppi di violenti hanno devastato il centro storico della nostra città incendiando cassonetti, lanciando pietre e ogni sorta di oggetto contro le forze di polizia e i vigili del fuoco - spiega Lepore - Sono state infrante vetrine, agiti atti vandalici e imbrattati muri con scritte, rovesciate fioriere e dehor. Stiamo ancora facendo la conta dei danni, che comunque appaiono ingenti, in molte strade e piazze.Sin dal primo momento il personale di Hera e della Polizia locale è intervenuto a supporto della situazione e per tutta la notte si è lavorato per ripulire e sistemare i danni causati. Un lavoro che continuerà anche nella giornata di domenica"

"Non ci sono cause giuste per devastare Bologna. A nome dei cittadini bolognesi chiedo che i responsabili vengano individuati e perseguiti, anche perché molte immagini sono già disponibili. Come Amministrazione denunceremo e chiederemo i danni.”




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RIMINI: Caso Pierina, immagini video sovrapponibili con Dassilva

L'incidente probatorio svolto ieri a Rimini avrebbe confermato le tesi della procura: le immagini dell'uomo che la sera dell'omicidio di Pierina Paganelli viene inquadrato da una telecamera di sicurezza di una farmacia, sarebbero sovrapponibili con quelle dell'unico indagato Luis Dassilva. Secondo quanto si apprende, sono queste le conclusioni ancora informali dell'esperimento svolto in via del Ciclamino. Per le conclusioni ufficiali bisognerà attendere l'udienza del 28 aprile quando sarà depositata la relazione finale su cui vi sarà la discussione tra le parti. "Attendiamo l'elaborato peritale che dovrà rispondere se è possibile fare comparazioni, e in caso positivo se queste comparazioni impattano con indagato o con il vicino di casa. I periti hanno richiesto 60 giorni, la soluzione quindi non è immediata". Così gli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi, difensori di Luis Dassilva, indagato per l'omicidio di Pierina Paganelli, dopo l'incidente probatorio che si è svolto ieri a Rimini. "Tanto grande - proseguono gli avvocati - è la mole di dati da lavorare. Chiunque, pensando di guardare attraverso una vetrata un monitor a 5 metri di distanza, ritiene di avere risolto un dubbio che da mesi è oggetto di attente verifiche, sicuramente approccia in maniera inadeguata questo esperimento giudiziale".