11 GENNAIO 2025

09:24

NOTIZIA DI CRONACA

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11 GENNAIO 2025 - 09:24


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FORLÌ: 350 persone in piazza per "Riportare a casa Brando"

Circa 350 persone hanno partecipato, a Forlì, alla fiaccolata 'Riportiamo a casa Brando da suo padre', promossa da Rubens Gardelli, 47enne imprenditore forlivese nel settore del caffè, con il sostegno di numerose associazioni ed enti del territorio per chiedere il ritorno in Italia del figlio di tre anni, Brando, portato in Guatemala, nel luglio del 2023, dalla madre e ormai ex moglie dell'uomo. Preceduta da una messa nella Chiesa del Suffragio, la fiaccolata - con in testa l'imprenditore romagnolo a spingere un passeggino vuoto - si è snodata per le vie del centro fino a raggiungere Piazza Saffi. Presenti, tra gli altri, il sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, i sindaci di Castrocaro, Meldola, Predappio e Rocca San Casciano, oltre all'assessora regionale alla Cultura, Gessica Allegni e alla parlamentare forlivese di Forza Italia, Rosaria Tassinari che ha riferito come il ministro degli Esteri e leader azzurro, Antonio Tajani sia al corrente della vicenda. A giudizio del sindaco di Forlì, riferendosi a quanto successo a Gardelli occorre "porre fine a questa violenza verso la famiglia" dell'imprenditore, "verso una comunità", quella forlivese, "e verso una Nazione. Siamo vicini al padre di Brando e alla famiglia e ci daremo da fare" per raggiungere una soluzione.




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BOLOGNA: Inaugurazione anno giudiziario, protesta contro la separazione delle carriere

Anche a Bologna i magistrati hanno protestato, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte d’Appello, contro la riforma che prevede la separazione delle carriere. Critici anche il presidente dell’assise e il procuratore generale Protesta delle toghe contro la riforma costituzionale che prevede la separazione delle carriere, fuori dalla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario della corte d’appello anche a Bologna. Prima presidio in circa 150 con Costituzione tra le mani, cartelli e coccarde tricolore, poi l’abbandono della sala al momento dell’intervento del rappresentante del ministero, Davide Galli. Per l’Anm si tratta di una riforma “punitiva” e che “indebolirà la magistratura e il suo autogoverno”. “Secondo noi altera gli equilibri democratici previsti dal costituente, prevediamo anche uno sciopero il 27 febbraio” annuncia Eleonora Pirillo, presidente regionale dell’associazione dei magistrati. Il procuratore generale Paolo Fortuna la definisce “inutile”, esortando il ministro Nordio a puntare “sui veri problemi per i cittadini”, dai tempi della giustizia alla carenza di personale. “Evitare sovrapposizione di riforme continue” l’appello del presidente della corte nella sua relazione. Calano le pendenze ma ci sono problemi d’organico anche nella relazione del procuratore generale. Nell’ultimo anno, 308 i reati iscritti per “codice rosso”, in lieve calo, ma coi reati di violenza di genere che salgono dell’11%. Aumentano anche i reati contro il patrimonio, quelli da parte di minori e per omicidio colposo sul lavoro: 38 i procedimenti in regione e 42 vittime, 26 l’anno precedente. “C’è l’attesa che il ministero svolta finalmente la sua funzione di supporto all’attività giudiziaria -commenta il presidente Giuseppe De Rosa -. A Bologna abbiamo anche gravi problemi di edilizia giudiziaria ma nonostante questo lo smaltimento dell’arretrato procede come previsto. Occorrono però necessariamente da un lato un’idea di organizzazione che per il momento non vedo e investimenti adeguati dall’altro”.