10 GENNAIO 2025

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NOTIZIA DI CRONACA

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10 GENNAIO 2025 - 12:57


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RAVENNA: Massacra di botte la sorella, arrestato 45enne a Lugo

Un uomo di 45 anni è stato arrestato ieri sera dalla Polizia di Stato per maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate nei confronti della sorella convivente. L’intervento è scattato a seguito di una chiamata d’emergenza alla Sala Operativa del Commissariato di Lugo, in cui la donna ha denunciato una violenta aggressione in corso. Una pattuglia delle Volanti si è precipitata presso l’abitazione, interrompendo l’azione dell’aggressore, che si trovava in stato di forte agitazione. La vittima, trovata in una stanza adiacente, presentava evidenti segni di violenza: contusioni al volto e al collo, oltre a una ferita da taglio al polpaccio sinistro provocata da un coltello da cucina, successivamente sequestrato dagli agenti. La donna ha riferito di essere stata anche oggetto di un tentativo di strangolamento. Le testimonianze raccolte, incluse quelle della madre presente sul posto, hanno delineato un quadro di violenze fisiche e psicologiche perpetrate dall’uomo negli ultimi mesi. Il 45enne è stato arrestato e trasferito presso la Casa Circondariale locale, a disposizione della Procura di Ravenna.




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CESENA: Inscenarono funerale durante unione gay, tutti prescritti ex forzanuovisti

Si chiude con un proscioglimento per intervenuta prescrizione la vicenda giudiziaria legata al controverso 'funerale simbolico' inscenato da militanti di Forza Nuova durante una cerimonia di unione civile tra due uomini, celebrata a Cesena il 5 febbraio 2017. Il Tribunale di Forlì, riunito in composizione collegiale, ha dichiarato oggi il non doversi procedere nei confronti di tutti gli imputati. All’epoca dei fatti, l’azione – con tanto di bara e corteo funebre – sollevò forti polemiche a livello locale e nazionale, venendo immediatamente bollata come offensiva e omofoba. La Procura di Forlì aprì un fascicolo ipotizzando la violazione della Legge Mancino, che punisce atti discriminatori motivati da odio razziale o omofobico. In primo grado, però, il Tribunale escluse la sussistenza della violazione della legge 205/1993, assolvendo gli imputati da tale accusa. Tra loro anche Mirco Ottaviani, oggi dirigente del Movimento Nazionale La Rete dei Patrioti, difeso dagli avvocati Mario Giancaspro e Tommaso Golini, che assistevano complessivamente otto dei dieci imputati. Tuttavia, nel corso dell’ultima udienza del processo di primo grado, era stato loro contestato anche il reato di diffamazione con altro mezzo di pubblicità, accusa che portò a una condanna. La Corte d’Appello di Bologna, lo scorso ottobre, aveva annullato la sentenza di condanna per un vizio procedurale: agli imputati assenti non era stato notificato l’estratto del verbale d’udienza contenente la nuova imputazione, fatto che ha comportato la nullità dell’intero procedimento per difetto di contestazione.