10 GENNAIO 2025

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10 GENNAIO 2025 - 18:39


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CESENA: Incidente tra camion, muore operaio di un cantiere in A14

Un operaio che stava lavorando in un cantiere autostradale dell'A14, in provincia di Forlì-Cesena, è morto coinvolto nelle conseguenze di uno scontro tra due camion, tra i caselli di Cesena e Valle del Rubicone. Intorno alle 15 di oggi, sono intervenuti i vigili del fuoco e il 118 e i soccorritori hanno estratto il conducente di uno dei mezzi pesanti, ferito alle gambe e portato in ospedale dal 118. Nulla da fare per l'operaio. Per le operazioni di soccorso è stata chiusa la carreggiata. Presenti anche la Polizia Stradale e personale di Autostrade. L'incidente avvenuto all'altezza del chilometro 106 dell'A14,  è stato provocato da un mezzo pesante che, fuori controllo, ha invaso il cantiere correttamente installato e segnalato, urtando i tre mezzi presenti nell'area dei lavori condotti da un'impresa appaltatrice. Sul posto sono intervenuti anche le pattuglie della Polizia Stradale e il personale della Direzione terzo tronco di Bologna di Autostrade per l'Italia. Le indagini per appurare la dinamica sono in corso da parte delle autorità preposte, ma non risulterebbero segni di frenata, speiga  Autostrade. A quanto si apprende l'operaio morto aveva 52 anni, il camionista ferito 54, entrambi italiani. Prima delle 17 si registravano sei km di coda a causa dell'incidente.




ALTRE NOTIZIE DI CRONACA

BOLOGNA: Inaugurazione anno giudiziario, protesta contro la separazione delle carriere

Anche a Bologna i magistrati hanno protestato, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte d’Appello, contro la riforma che prevede la separazione delle carriere. Critici anche il presidente dell’assise e il procuratore generale Protesta delle toghe contro la riforma costituzionale che prevede la separazione delle carriere, fuori dalla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario della corte d’appello anche a Bologna. Prima presidio in circa 150 con Costituzione tra le mani, cartelli e coccarde tricolore, poi l’abbandono della sala al momento dell’intervento del rappresentante del ministero, Davide Galli. Per l’Anm si tratta di una riforma “punitiva” e che “indebolirà la magistratura e il suo autogoverno”. “Secondo noi altera gli equilibri democratici previsti dal costituente, prevediamo anche uno sciopero il 27 febbraio” annuncia Eleonora Pirillo, presidente regionale dell’associazione dei magistrati. Il procuratore generale Paolo Fortuna la definisce “inutile”, esortando il ministro Nordio a puntare “sui veri problemi per i cittadini”, dai tempi della giustizia alla carenza di personale. “Evitare sovrapposizione di riforme continue” l’appello del presidente della corte nella sua relazione. Calano le pendenze ma ci sono problemi d’organico anche nella relazione del procuratore generale. Nell’ultimo anno, 308 i reati iscritti per “codice rosso”, in lieve calo, ma coi reati di violenza di genere che salgono dell’11%. Aumentano anche i reati contro il patrimonio, quelli da parte di minori e per omicidio colposo sul lavoro: 38 i procedimenti in regione e 42 vittime, 26 l’anno precedente. “C’è l’attesa che il ministero svolta finalmente la sua funzione di supporto all’attività giudiziaria -commenta il presidente Giuseppe De Rosa -. A Bologna abbiamo anche gravi problemi di edilizia giudiziaria ma nonostante questo lo smaltimento dell’arretrato procede come previsto. Occorrono però necessariamente da un lato un’idea di organizzazione che per il momento non vedo e investimenti adeguati dall’altro”.