BOLOGNA: Sicurezza e spaccio, Piantedosi promette rinforzi
Nuove unità in arrivo per le forze dell'ordine entro fine anno e la possibilità di predisporre ordinanze straordinarie per il contrasto allo spaccio delle zone più calde della città: è quanto emerso al termine dell'ultimo comitato sulla sicurezza a Bologna, al quale ha preso parte anche il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi
Più forze di polizia, il ministro parla di decine di unità entro la fine dell'anno, e la possibilità per il prefetto di predisporre ordinanze che rendano più attivi nel contrasto e la prevenzione dello spaccio nelle zone più calde della città, dalla stazione alla Bolognina, i presidi fissi delle forze dell'ordine. Sono i due punti principali emersi al termine del comitato sulla sicurezza e l'ordine pubblico, a Bologna, a cui ha preso parte anche il responsabile del Viminale, Matteo Piantedosi, chiamato in causa dopo l'ultimo accoltellamento la settimana scorsa in Piazza XX Settembre. “Abbiamo deciso di ridefinire il piano di controllo del territorio, anticipando anche con provvedimenti straordinari che cercheranno di offrire uno strumento alle forze che operano sul campo non solo in termini di prevenzione e repressione dei reati, ma anche di evitare stazionamenti pericolosi -spiega Piantedosi-. Quelli che insomma i cittadini ci dicono essere fonte delle loro preoccupazioni. Questa sarà quindi la cornice di accompagnamento di servizi aggiuntivi più intensi nelle fasce orarie più importanti”. Già quasi mille le nuove unità giunte a Bologna da inizio 2023, fra carabinieri, polizia e finanza, ricorda inoltre il ministro, garantendo ulteriori forze fresche e turnover. Al tavolo, durato circa 45 minuti, anche il sottosegretario Molteni. Soddisfatto il sindaco Lepore. soprattutto sulle ordinanze attese fin da subito, che inoltre prevederanno agenti in giro anche a piedi e supportati dalla polizia locale. “Ho chiesto che non ci siano più presidi fissi che non intervengono, ma che venga dato agli uomini delle forze dell'ordine l'ingaggio di poter intervenire e poter affrontare le situazioni -dice il primo cittadino-. Ma soprattutto di svuotare le piazze dello spaccio e quelle strade dove ci sono problematiche, cioè spacciatori che stanno fermi, importunano le persone e fanno anche atti violenti. Non vogliamo più vedere scene di venti spacciatori su una ringhiera e terrorizzano i cittadini. Questo a Bologna non deve più vedere”.
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