14 SETTEMBRE 2024

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NOTIZIA DI CRONACA

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14 SETTEMBRE 2024 - 17:19


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CESENA: Trovato con 3 etti di eroina e 5.000 euro, arrestato 40enne

Da tempo i Carabinieri di Cesena lo teneva d'occhio, avendo notato uno strano andirivieni di persone nei pressi della sua abitazione. I militari hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti un 40enne italiano. L'epilogo nella serata dell'11 settembre scorso quando l'uomo, a bordo della sua autovettura, è stato notato raggiungere l'abitato di Cesena per poi tornare verso la sua residenza, eseguendo delle manovre sospette sulla E-45. Prima del suo rientro a casa è stato fermato e sottoposto a controllo, grazie al quale sono stati rinvenuti, nella sua disponibilità, un panetto di 300 grammi di eroina nonché 5.000 euro in contanti. La successiva perquisizione della sua abitazione ha permesso ai militari di rinvenire, occultati in un cassetto della cucina, ulteriori 5 grammi di hashish, due bilancini di precisione per la pesatura dello stupefacente e materiale per il taglio della sostanza ed il confezionamento delle dosi. Gli investigatori ritengono che lo stupefacente fosse destinato ad acquirenti dell'alta Valle del Savio.




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CESENA: Inscenarono funerale durante unione gay, tutti prescritti ex forzanuovisti

Si chiude con un proscioglimento per intervenuta prescrizione la vicenda giudiziaria legata al controverso 'funerale simbolico' inscenato da militanti di Forza Nuova durante una cerimonia di unione civile tra due uomini, celebrata a Cesena il 5 febbraio 2017. Il Tribunale di Forlì, riunito in composizione collegiale, ha dichiarato oggi il non doversi procedere nei confronti di tutti gli imputati. All’epoca dei fatti, l’azione – con tanto di bara e corteo funebre – sollevò forti polemiche a livello locale e nazionale, venendo immediatamente bollata come offensiva e omofoba. La Procura di Forlì aprì un fascicolo ipotizzando la violazione della Legge Mancino, che punisce atti discriminatori motivati da odio razziale o omofobico. In primo grado, però, il Tribunale escluse la sussistenza della violazione della legge 205/1993, assolvendo gli imputati da tale accusa. Tra loro anche Mirco Ottaviani, oggi dirigente del Movimento Nazionale La Rete dei Patrioti, difeso dagli avvocati Mario Giancaspro e Tommaso Golini, che assistevano complessivamente otto dei dieci imputati. Tuttavia, nel corso dell’ultima udienza del processo di primo grado, era stato loro contestato anche il reato di diffamazione con altro mezzo di pubblicità, accusa che portò a una condanna. La Corte d’Appello di Bologna, lo scorso ottobre, aveva annullato la sentenza di condanna per un vizio procedurale: agli imputati assenti non era stato notificato l’estratto del verbale d’udienza contenente la nuova imputazione, fatto che ha comportato la nullità dell’intero procedimento per difetto di contestazione.