13 SETTEMBRE 2024

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13 SETTEMBRE 2024 - 15:26


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RIMINI: Omicidio Pierina, volano accuse tra i vicini di casa

Caso Pierina, volano accuse reciproche tra i vicini di casa di via Del Ciclamino. Dopo che il Tribunale del Riesame di Bologna ha confermato l'ordinanza del gip Vinicio Cantarini mantenendo la misura cautelare in carcere nei confronti dell'unico indagato per omicidio, Louis Dassilva, la moglie del senegalese, Valeria Bartolucci, ha chiesto pubblicamente in varie interviste tv di sottoporre Loris Bianchi, fratello della vicina di casa, Manuela, al test per confrontare il Dna. Richiesta che oggi ha scatenato la reazione dei Bianchi, difesi dall'avvocato Nunzia Barzan e dal criminalista Davide Barzan.

"Le accuse anche a mezzo televisivo nei riguardi di Loris e Manuela Bianchi (persona offesa identificata come tale dal pm procedente) - scrivono i difensori - sono risibili e prive di qualsiasi fondamento. Valuteremo nelle prossime ore le azioni da intraprendere a tutela dei nostri assistiti". Manuela Bianchi, legata sentimentalmente a Louis Dassilva e il fratello Loris non sono mai stati indagati dalla Procura della Repubblica.

Al momento comunque l'indagine sull'omicidio di Pierina Paganelli non è chiusa, in attesa delle relazioni dei periti. Tra queste, fondamentale sarà quella del professor Emiliano Giardina, nominato dal gip Cantarini, proprio per estrarre il Dna sui resti della scena del crimine poi proseguire con la comparazione. Al momento è noto che è stato rinvenuto un Dna maschile, ma questo non sarebbe stato ancora comparato neanche con quello dell'indagato Dassilva. L'11 ottobre in udienza davanti al giudice delle indagini preliminari di Rimini saranno quindi acquisite le risultanze delle analisi di laboratorio.




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RIMINI: Arrestato militare della Marina per stalking su una collega

L'intervento della polizia a Rimini su segnalazione della madre.   Un giovane militare della Marina Italiana, in servizio sull'Amerigo Vespucci, 21 anni, originario di Lugo (Ravenna) è stato arrestato in flagrante dalla polizia a Rimini, su delega del pm Davide Ercolani, per stalking nei confronti della ex fidanzata, una 21enne anche lei militare in servizio in Capitaneria. L'arresto è avvenuto ieri sera intorno alle 22 quando il giovane ha tentato di scassinare la porta di casa dell'ex che gli aveva detto chiaramente di non volerlo più vedere. Era in realtà da tutto il giorno che il giovane militare stava attuando una serie di condotte persecutorie, minacciando anche atti autolesivi, pur di convincere la ragazza a rivedere la decisione di troncare la relazione. Era arrivato d'improvviso a Rimini in mattina a casa della 21enne con la scusa di prendere degli effetti personali dopo la fine della relazione. In casa la giovane era con la madre e un'amica di questa, e così le tre donne avevano fatto entrare il militare nella speranza di chiudere in maniera tranquilla e bonaria la faccenda. I due ragazzi, infatti, si erano lasciato un mese fa dopo una relazione cominciata nel marzo 2024. "Il problema è che lei mi vuole perfetto", diceva lui e aggiungeva: "Ma io so cosa fare, ci penso io". La ex fidanzata con la mamma e l'amica a quel punto avevano fatto di tutto per far uscire di casa il giovane. Erano andate a fare una passeggiata e per tutto il tempo lui le aveva seguite. Fin quando erano riuscite a seminarlo e far rientro a casa. Ma, intorno alle 22, lui è tornato e ha tentato di aprire la porta di casa. Temendo che la situazione degenerasse, la madre della ragazza a quel punto ha chiamato la polizia. Quando gli agenti sono arrivati sul posto hanno trovato il giovane che ancora armeggiava per aprire la porta dell'appartamento. Dopo aver raccolto la testimonianza delle tre donne, gli agenti hanno quindi rintracciato il militare che si era allontano nascondendosi nella soffitta del condominio, dietro ad una pila di vecchi mobili. Il giovane è ai domiciliari e lunedì sarà ascoltato dal gip di Rimini, Raffaella Ceccarelli, alla presenza del difensore, l'avvocata Francesca Filippucci, di Ravenna.