9 LUGLIO 2024

12:08

NOTIZIA DI CRONACA

DI

2008 visualizzazioni


9 LUGLIO 2024 - 12:08


NOTIZIA DI CRONACA

DI

2008 visualizzazioni



ROMAGNA: Boom di pernottamenti a Rimini e Cesenatico da inizio anno

È un 2024 dal segno positivo quello che si è aperto nel segno del turismo in Romagna. A partire da Rimini, dove, secondo i dati Istat, si è registrato il record di pernottamenti dal 2000 ad oggi: 1,4 milioni nei primi 5 mesi dell’anno, il 56% delle prenotazioni di tutta la provincia. Seguono Riccione e Misano, con un incremento di presenze turistiche del 13%, Cattolica e Bellaria, rispettivamente al +17,1%  e 18,6% rispetto a 12 mesi fa. Merito dei tanti turisti stranieri che hanno scelto le località riminesi per trascorrere le vacanze: su tutti da Svizzera e Liechtenstein, che hanno registrato un +53,3% dal 2019, e la solita affluenza di tedeschi, aumentati del 46,5% negli ultimi 5 anni. Sorride anche Cesenatico, grazie ai tanti eventi sportivi (dal Tour de France alla Nove Colli, dallo Spartan Race al Triathlon) che hanno fatto schizzare a oltre 570 mila il numero di prenotazioni da gennaio a maggio, il 18% in più rispetto al periodo pre-pandemia (secondo i dati della Regione). Una crescita più moderata invece a Cervia (433 mila le presenze registrate nella prima parte del 2024), con una particolare impennata nel mese di maggio, dove i pernottamenti hanno superato il +51% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, segnato però dall’alluvione.




ALTRE NOTIZIE DI CRONACA

RIMINI: "Omicidio del bilanciere", condanna definitiva a 23 anni di carcere

Per il caso dell'"omicidio del bilanciere", la Cassazione ha rigettato il ricorso, confermando la sentenza della Corte di appello di Bologna nei confronti Edi Zegarac, 54 anni, condannato a 23 anni di reclusione per l'assassinio di Nicola Donadio, di 50, avvenuto il 12 gennaio 2022 a Misano Adriatico (Rimini). La Corte d'appello di Bologna aveva condannato l'imputato, difeso dall'avvocato Massimiliano Orrù, a 23 anni aumentando la pena emessa dalla Corte d'assise di Rimini che invece lo aveva condannato a 15 anni e 4 mesi di reclusione. Le parti civili, ossia le quattro figlie e la moglie di Donadio, originario di Chiaromonte (Potenza), avevano impugnato la sentenza di primo grado. Così anche il sostituto procuratore di Rimini, Davide Ercolani che in primo grado aveva contestato ritenendole sussistenti le aggravanti di futili motivi e minorata difesa. La Corte di Bologna aveva riconosciuto la aggravanti eliminando lo sconto di pena. Sentenza che con il rigetto della Cassazione diventa definitiva. Quello del bilanciere era stato un omicidio risolto in meno di 24 ore perché, la stessa vittima, ritrovata agonizzante, aveva dato ai carabinieri il nome del killer. "E' stato Edi. E' stato lui", prima di perdere i sensi, aveva avuto la forza di dire Donadio, colpito numerose volte al capo con un bilanciere d'acciaio. Non era morto subito e all'arrivo dei carabinieri del Nor di Riccione era stato in grado di parlare e prima di spirare aveva indicato la porta del bagno dove ancora si nascondeva il killer. Zegarac, quando aveva riaperto la porta del bagno in lacrime, aveva confessato subito.