8 LUGLIO 2024

18:54

NOTIZIA DI CRONACA

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8 LUGLIO 2024 - 18:54


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FERRARA: Scontro frontale, morta una 46enne e tre feriti

Una donna di 46 anni, Anna Lisa Chiossi, è morta sul colpo in uno scontro frontale avvenuto domenica notte, poco prima delle 23, lungo la via Padova, a Ferrara. La donna era al volante di una Fiat Panda che dal cento cittadino stava procedendo verso l'abitato di Pontelagoscuro, dove risiedeva, quando è avvenuto uno scontro con una Mini Countryman che viaggiava in direzione opposta e che, secondo le prime ricostruzioni, avrebbe invaso la corsia della Panda dopo aver affrontato a velocità molto sostenuta una curva. Il conducente della Mini, un uomo di 43 anni, è rimasto ferito e si trova ora ricoverato in gravi condizioni e con prognosi riservata nel reparto di rianimazione dell'ospedale Sant'Anna di Cona. Come lui anche uno dei passeggeri che viaggiavano sulla Panda della vittima, un uomo di 42 anni. Ricoverata in ortopedia, con fratture multiple, una seconda passeggera della Panda, di 37 anni. Sul posto sono interventi i vigili del fuoco, i sanitari del 118 e la polizia locale per i rilievi. I primi soccorsi sono stati prestati da alcuni avventori del vicino pub 'Il covo del gusto' - il cui titolare ha spento con due estintori un principio di incendio che si stava sviluppando sulla Mini - e da altri automobilisti di passaggio.




ALTRE NOTIZIE DI CRONACA

BARCELLONA: Cavallari tradito dal cellulare, caccia ai complici | VIDEO

Si trova in carcere in spagna in attesa dell’estradizione Andrea Cavallari, dopo la fuga durante le festa di laurea. Nel frattempo emergono altri dettagli sul suo arresto, mentre prosegue la ricerca dei complici. È stato un telefonino a tradire Andrea Cavallari, il 26enne modenese condannato per la strage di Corinaldo ed evaso il 3 luglio scorso dal carcere della Dozza di Bologna durante un permesso premio concesso per la sua laurea. Dopo giorni di ricerche, la sua fuga si è conclusa in un albergo a Lloret de Mar, in Spagna. Tutto è iniziato con le immagini di una festa in famiglia. Le telecamere di sorveglianza di un ristorante in cui Cavallari stava pranzando con i parenti dopo la discussione della tesi lo hanno ripreso mentre usava un telefonino. Gli investigatori, attraverso l'analisi delle immagini, sono riusciti a identificare l'apparecchio e intercettarne il numero. Da lì hanno seguito i movimenti del latitante, tracciandone lo spostamento da Bolognaa fino a Barcellona, per poi arrivare all'albergo della Costa Brava dove è stato bloccato. Ma il telefonino non è stato l’unico errore fatale. Fondamentale per la sua localizzazione è stata anche la pista del denaro. Durante la latitanza Cavallari ha utilizzato una carta di credito intestata a una donna, dove erano stati depositati migliaia di euro. I pagamenti hanno permesso agli investigatori di restringere il campo. Al momento dell’arresto, Cavallari era in possesso del cosiddetto “kit del fuggiasco”: documenti falsi, soldi falsi (almeno 800 euro in banconote da 20 euro contraffatte) e la carta di credito usata per tutte le spese. Elementi che confermano l’ipotesi, ora al vaglio degli inquirenti, di una rete di fiancheggiatori che avrebbe supportato l’evasione e la fuga all’estero. Non è escluso che alcuni complici possano essere stati conosciuti durante la detenzione alla Dozza. L’attenzione delle autorità è ora rivolta proprio a identificare e rintracciare questi possibili complici. Attendendo anche il ritorno in Italia, che avverrà tra pochi giorni.