26 LUGLIO 2024

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NOTIZIA DI CRONACA

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26 LUGLIO 2024 - 10:59


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RIMINI: Bandiere strappate, danneggiamenti e insulti omofobi al bagno 27 | VIDEO

La sua passerella dipinta con i colori dell'arcobaleno è divenuta un simbolo dell'inclusione sulla spiaggia di Rimini. Nella notte tra martedì e mercoledì, al bagno 'La Community 27' della città romagnola - come riportano i media locali - vandali hanno strappato le bandiere, pure arcobaleno, all'ingresso dello stabilimento; spezzato un paio di ombrelloni sulla sabbia e imbrattato con insulti sessisti le pareti di alcune cabine Le bandiere erano già state prese di mira nella notte tra il 15 e il 16 luglio.

"Bandiere strappate, danni e scritte orrende. Ho saputo ciò che è successo a 'La Community 27' - scrive sulla sua pagina Facebook la presidente dell'Assemblea Legislativa Regionale e riminese, Emma Petitti - e ci tengo ad esprimere la mia totale solidarietà per questo gesto vile. Omofobia e discriminazioni di genere non possono avere spazio nella nostra comunità. Dobbiamo fare il massimo per far sì che tutto ciò non succeda più".

Intanto, i gestori dello stabilimento balneare - che hanno pubblicato anche copia dell'atto sul proprio profilo Facebook - hanno presentato denuncia. "Le bandiere strappate (e non sono le prime quest'anno), le scritte sui muri, le minacce social - si legge in un post sul social network -. 'La Community 27' è un luogo rispettoso di ogni persona, e ha a cuore che tutti si sentano tutelati, e questo vale sia per i nostri clienti che per i nostri collaboratori. Non abbiamo mai cercato scontri tra civiltà, abbiamo sempre portato avanti progetti che hanno valorizzato ogni diversità e dato spazio a tutti coloro che hanno a cuore i valori che ci hanno sempre contraddistinto. Fino adesso siamo stati tranquilli e tolleranti, da oggi si cambia registro...", conclude il post.

Solidarietà e condanna da più parti.

Un "ennesimo vile attacco ai simboli della comunità LGBTQI+", lo ha definito Marco Tonti, presidente di Arcigay Rimini, che ha espresso il suo sdegno per le bandiere stracciate e le cabine imbrattate con insulti omofobi allo stabilimento balneare ‘La community 27’ di Rimini, noto punto di riferimento per le persone LGBTQI+. “Nemmeno i nostri simboli possono stare serenamente lasciati in pace, figuratevi quello che succede alle persone”, ha aggiunto. "Il gestore Stefano Mazzotti ha voluto rendere molto chiara la sua intenzione riempiendo a 'gran pavese' di bandiere rainbow la sua spiaggia", ha sottolineato Tonti, aggiungendo che la spiaggia in questione è una delle poche realtà che esprime apertamente il proprio sostegno alla comunità LGBTQI+.  "Non chiamatelo vandalismo, non chiamatela bravata, è una vera e sincera intimidazione omofobica," ha affermato Tonti che, in vista del Rimini Summer Pride del 4 agosto, ha invitato tutti gli stabilimenti balneari lungo il percorso del corteo a esporre le bandiere rainbow in segno di solidarietà e rispetto verso il collega Stefano Mazzotti e la sua spiaggia. La spiaggia ospiterà anche gli eventi della Pride Week, collegati con il Summer Pride, dal 31 luglio al 3 agosto. 

Alla luce di quanto accaduto allo stabilimento balneare riminese 'La Community 27', tra bandiere arcobaleno strappate e insulti sessisti scritti sulle pareti di alcune cabine, "faccio davvero fatica a comprendere le ragioni dell'odio e dell'accanimento verso chi, ogni giorno, deve già combattere numerose battaglie per il riconoscimento dei propri diritti". E' quanto scrive, su suo profilo Facebook, la vice-sindaca di Rimini, Chiara Bellini. "L'Amministrazione del Comune di Rimini - osserva - esprime la più totale solidarietà a Stefano Mazzotti de 'La Community 27', che da anni ha fatto una scelta encomiabile: dare al suo lavoro anche un significato sociale. Stefano ha sempre ricevuto molto affetto e riconoscenza per questo, ma non ne ha mai fatto motivo di vanto. Con altrettanta sobrietà e compostezza - prosegue Bellini - ha anche superato diversi attacchi, atti vandalici e offese, rivolgendosi giustamente alle forze dell'ordine". Quindi, conclude la vice-sindaca della città romagnola, "da parte nostra, la risposta migliore a tutto questo sarà quella di partecipare al prossimo Rimini Summer Pride, il 4 agosto, sul lungomare di Rimini! La nostra festa, il nostro orgoglio per l'affermazione dei nostri diritti!" 

"Esprimo - dice Daniele Aiello, coordinatore regionale Forza Italia Giovani - solidarietà a ‘La Community 27’ di Rimini, per quanto successo qualche giorno fa, con bandiere arcobaleno strappate, ombrelloni spezzati, insulti e scritte sessiste. Auspico che vengano individuati i responsabili tempestivamente, gesti di inciviltà e discriminazione verso un luogo inclusivo e rispettoso come ‘La community 27’ sono intollerabili per una regione come l’Emilia- Romagna e per un paese civile.  Azioni di questo tipo, fanno capire che c’è ancora tanto da fare in materia di diritti, per avere una società libera da discriminazioni e atti violenti.

Così invece in una nota il senatore del Movimento 5 Stelle Marco Croatti membro della Commissione straordinaria intolleranza, razzismo, antisemitismo, istigazione all'odio e alla violenza: "Sono episodi gravissimi, incompatibili con i valori del nostro Paese e devono essere affrontati con fermezza e serietà, senza che siano minimizzati, magari derubricandoli a semplice bravata. Sono veri rigurgiti omofobi, violenti, intolleranti, che avvelenano la nostra società e contribuiscono ad aggravare un clima di odio e discriminazione che è tornato pericolosamente a palesarsi nel nostro Paese. Segnali preoccupanti che vanno combattuti e respinti con feroce determinazione e verso cui le Istituzioni e la politica dovrebbero mostrare responsabilità, evitando posizioni ambigue, sessiste, omofobe come quelle che qualche rappresentante politico recentemente ha pensato bene di esprimere sui propri libri e in televisione".

 




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BOLOGNA: Confermato l’ergastolo per Daniele Severi

La Corte d’Assise d’Appello di Bologna ha confermato l’ergastolo per Daniele Severi, fratello di Franco Severi, trovato decapitato il 21 giugno 2022 nella sua casa di campagna a Seggio di Civitella, già condannato in primo grado lo scorso maggio dal tribunale di Forlì. Dopo oltre 13 ore complessive di dibattimento, la decisione è arrivata nel tardo pomeriggio, al termine della camera di consiglio presieduta dal giudice Domenico Stigliano. Il caso era stato al centro di venti udienze intense, con decine di testimoni e periti. L’accusa, sostenuta dalla pg Rossella Poggioli, ha ribadito la responsabilità dell’imputato, basandosi principalmente su due prove: un paio di scarpe con tracce ematiche fresche e dei guanti insanguinati trovati nella sua auto. La difesa, rappresentata dagli avvocati Marco Martines e Maria Antonietta Corsetti, ha chiesto l’assoluzione, contestando la validità e la datazione del sangue rilevato. Corsetti ha sottolineato che le prove scientifiche sono state travisate e che i guanti, sebbene contaminati dal sangue della vittima, non contenevano tracce di DNA dell’imputato, ma di un soggetto terzo. Inoltre, ha evidenziato la mancanza di impronte, tracce ematiche e segni di effrazione sulla scena del crimine. Non è stata trovata l’arma del delitto, né la testa della vittima, elementi che rendono ignota la dinamica esatta dell’omicidio. Ora per Daniele Severi si apre la possibilità di ricorrere in Cassazione. La sentenza non è ancora definitiva.