BOLOGNA: Strage del 2 agosto, è ancora scontro sui risarcimenti | VIDEO
Bologna si prepara a commemorare per la 44esima volta la strage alla stazione del 2 agosto 1980, con oltre 200 feriti e 85 vittime che anche quest'anno saranno ricordate con diversi momenti in città e con il tradizionale corteo fino a Piazza Medaglie d'Oro, al quale prenderà parte anche il ministro dell'interno, Matteo Piantedosi. Proprio a lui si è rivolto il presidente dell'associazione delle vittime a proposito dello stallo in cui si trova la proposta di legge sui risarcimenti ai familiari
Bologna si prepara a commemorare per la 44esima volta la strage alla stazione del 2 agosto 1980. Oltre 200 feriti e 85 vittime che anche quest'anno saranno ricordate con diversi momenti, sia nel centro che alla periferia della città, già a partire da questi giorni, fino al tradizionale corteo dal Comune alla scalo ferroviario, col percorso deviato in un tratto su via dei Mille e Amendola per il cantiere del tram su via Indipendenza. Ci sarà anche il ministro degli interni, Matteo Piantendosi. E proprio col Viminale, dopo la sentenza d'appello che lo scorso 8 luglio ha confermato l'ergastolo a Paolo Bellini, ribadendo i ruoli ormai già noti di mandanti, finanziatori ed esecutori, oltre che i vari tentativi di depistaggio, è in corso un contenzioso, per usare le parole del presidente dell'associazione delle vittime, riguardo la legge sui benefici economici ai familiari sottoscritta da tutti i partiti, a rischio dopo l'inserimento anche delle vittime di violenza politica. “Siccome è una legge di interpretazione autentica della legge precedente, io credo che non debba essere rifinanziata daccapo la legge, al limite si vedrà se c'è qualche spesa in più, ma non credo perchè tutte le persone che in questo discorso erano già previste dalla legge precedente -spiega proprio Paolo Bolognesi-. Non si devono ristanziare altri soldi, ma facendo questa solfa è chiaro che viene a costare tutto un sacco ma i soldi sono stati stanziati già precedentemente. È ora che la finiscano con questa storia”. “Dopo oltre 40 anni la verità ha finalmente dei punti solidissimi, che nessuno può scalfire: il popolo italiano, adesso sa la verità ed è importante riportala in piazza” commenta il sindaco di Bologna, Matteo Lepore. Irene Priolo, presidente facente funzioni della Regione Emilia-Romagna, conclude: “Trovo anche abbastanza bizzarro che tutte le volte si inserisca un cavillo che poi alla fine non consente quei risarcimenti che da tanti anni aspettiamo. Sembra un orpello per non consentire invece un risarcimento che è più che giusto e legittimo”.
ALTRE NOTIZIE DI CRONACA