RIMINI: Omicidio Pierina, un video di Dassilva prima del delitto
Un video ritrae Louis Dassilva, accusato dell’omicidio di Pierina Paganelli, qualche ora prima del delitto con vestiti che non avrebbe mai consegnato alla polizia. La procura di Rimini indaga ora anche sua moglie, Valeria Bartolucci, per stalking.
È la telecamera della farmacia di fronte al civico 31 di via del Ciclamino a Rimini a fornire la prova regina dell’impianto accusatorio che ha portato in carcere una settimana fa Louis Dassilva per l’omicidio di Pierina Paganelli, la 78enne accoltellata a morte la sera del 3 ottobre. L’occhio elettronico ritrae non solo un uomo dalla carnagione scura fare il suo rientro nel condominio dell’indagato qualche minuto dopo l’accoltellamento. Qualche ora prima ha immortalato lo stesso operaio 34enne con abiti che non avrebbe mai consegnato alla polizia e che, secondo gli inquirenti, sarebbero quelli indossati dal presunto assassino nel commettere il delitto.
Dopo l’arresto, le acque si sono tutt’altro che calmate in via del Ciclamino, facendo emergere un contesto di tensioni personali. Valeria Bartolucci, moglie di Dassilva, è ora indagata dalla procura di Rimini per stalking nei confronti di Manuela Bianchi, nuora della vittima che con Dassilva aveva una relazione extraconiugale. Secondo l'accusa, Bartolucci avrebbe inviato numerosi messaggi offensivi e minacciosi all’ex amica e vicina di pianerottolo; insulti che si sono ripetuti anche di fronte alle telecamere di media nazionali.
Gli investigatori sono convinti che il movente dell'omicidio sia legato a questa relazione galeotta, al timore che potesse venire a galla. È sempre più chiaro come sentimenti personali e dinamiche familiari complesse ruotino attorno alla tragica fine di Pierina Paganelli. Un contesto che continua ad essere analizzato dalle autorità giudiziarie.
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