23 LUGLIO 2024

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NOTIZIA DI CRONACA

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23 LUGLIO 2024 - 09:36


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RIMINI: Abusi su turista, scarcerati i due stagionali accusati di violenza

Avrebbero avuto solo 5 minuti per usare violenza sessuale su una donna che avevano messo sotto la doccia per farla riprendere dall'uso di alcol e droga. Inoltre, i due non si conoscevano, erano incensurati e avevano già chiamato il 118. Sono le considerazioni che hanno spinto il gip di Rimini Raffaella Ceccarelli a non convalidare l'arresto dei due lavoratori stagionali fermati sabato all'alba con l'accusa di avere violentato una turista svizzera priva di sensi. Il giudice ha accolto le tesi difensive, decidendo la scarcerazione del pizzaiolo egiziano di 59 anni e del cameriere 49enne di Frosinone. I due erano stati arrestati dai carabinieri di Cattolica con l'accusa di violenza sessuale su una turista ubriaca e alterata dai farmaci. Il 15 luglio a Cattolica avevano trovato la ragazza su un marciapiede in stato confusionale, con la bava alla bocca e le labbra livide, e dato che il 118 aveva annunciato ritardo per un altro intervento, l'avevano portata in camera spogliata e messa sotto la doccia per farla riprendere. "Si è trattato di un modo incosciente di aiutare qualcuno privo di sensi", ha scritto il giudice Ceccarelli visto l'epilogo della vicenda.




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BARCELLONA: Cavallari tradito dal cellulare, caccia ai complici | VIDEO

Si trova in carcere in spagna in attesa dell’estradizione Andrea Cavallari, dopo la fuga durante le festa di laurea. Nel frattempo emergono altri dettagli sul suo arresto, mentre prosegue la ricerca dei complici. È stato un telefonino a tradire Andrea Cavallari, il 26enne modenese condannato per la strage di Corinaldo ed evaso il 3 luglio scorso dal carcere della Dozza di Bologna durante un permesso premio concesso per la sua laurea. Dopo giorni di ricerche, la sua fuga si è conclusa in un albergo a Lloret de Mar, in Spagna. Tutto è iniziato con le immagini di una festa in famiglia. Le telecamere di sorveglianza di un ristorante in cui Cavallari stava pranzando con i parenti dopo la discussione della tesi lo hanno ripreso mentre usava un telefonino. Gli investigatori, attraverso l'analisi delle immagini, sono riusciti a identificare l'apparecchio e intercettarne il numero. Da lì hanno seguito i movimenti del latitante, tracciandone lo spostamento da Bolognaa fino a Barcellona, per poi arrivare all'albergo della Costa Brava dove è stato bloccato. Ma il telefonino non è stato l’unico errore fatale. Fondamentale per la sua localizzazione è stata anche la pista del denaro. Durante la latitanza Cavallari ha utilizzato una carta di credito intestata a una donna, dove erano stati depositati migliaia di euro. I pagamenti hanno permesso agli investigatori di restringere il campo. Al momento dell’arresto, Cavallari era in possesso del cosiddetto “kit del fuggiasco”: documenti falsi, soldi falsi (almeno 800 euro in banconote da 20 euro contraffatte) e la carta di credito usata per tutte le spese. Elementi che confermano l’ipotesi, ora al vaglio degli inquirenti, di una rete di fiancheggiatori che avrebbe supportato l’evasione e la fuga all’estero. Non è escluso che alcuni complici possano essere stati conosciuti durante la detenzione alla Dozza. L’attenzione delle autorità è ora rivolta proprio a identificare e rintracciare questi possibili complici. Attendendo anche il ritorno in Italia, che avverrà tra pochi giorni.