16 LUGLIO 2024

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16 LUGLIO 2024 - 06:18


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FORLÌ: Guardia di Finanza, sequestrati 36mila articoli contraffatti | FOTO

Nell’ambito della campagna di repressione dei traffici illeciti economico-finanziari, la Guardia di Finanza di Forlì ha sequestrato oltre 36 mila articoli contraffatti o non conformi alle norme del codice del consumo. Durante i controlli, un individuo è stato denunciato per commercio di prodotti con segni falsi, mentre altre tre persone sono state segnalate per sanzioni pecuniarie.

L'operazione ha coinvolto due negozi a Forlì, gestiti da cittadini cinesi, dove sono stati sequestrati oltre 34 mila prodotti, tra cui bigiotteria, abbigliamento e articoli per la casa, privi delle indicazioni obbligatorie. A Cesena, sequestrati 1.200 articoli di bigiotteria non conformi e a Cesenatico 267 oggetti contraffatti, con la denuncia di un uomo del luogo che vendeva portachiavi con marchi falsi su un social network.

L’obiettivo delle operazioni è garantire la sicurezza dei consumatori e un mercato competitivo, contrastando l’evasione fiscale e la criminalità organizzata. La colpevolezza degli indagati sarà accertata solo con sentenza irrevocabile.




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BOLOGNA: Uccise a coltellate il marito, 48enne va in carcere

A quasi quattro anni di distanza dai fatti, e dopo la conferma della condanna a 23 anni in Cassazione, è stata portata in carcere Hanane Ben Sabeur, 48enne di origine marocchina accusata di avere ucciso il marito, l'imprenditore Dario Devincenzi, 63 anni. L'uomo fu accoltellato il 23 maggio 2021 nell'abitazione della coppia a Marzabotto, nel Bolognese, davanti ai figli minori. Morì alcuni mesi dopo, il 2 dicembre 2021, all'ospedale Maggiore, dove era stato ricoverato per le ferite. Per la compagna, inizialmente indagata per tentato omicidio, l'accusa divenne così di omicidio. A gennaio 2023 la Corte d'Assise di Bologna ha condannato la donna a 23 anni di carcere, pena poi confermata in Appello nonostante la difesa avesse fatto leva sulle condizioni di fragilità psichica dell'imputata. Nei giorni scorsi, la Corte di Cassazione ha rigettato il nuovo ricorso che era stato presentato, dando così luogo all'esecuzione della pena: 22 anni, 10 mesi e 9 giorni di reclusione. La 48enne, che si trovava ai domiciliari in una struttura, è stata prelevata dai carabinieri e portata in carcere.