7 GIUGNO 2024

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NOTIZIA DI CRONACA

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7 GIUGNO 2024 - 10:15


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BOLOGNA: Strage Suviana, tecnici al lavoro sulle scatole nere

Due tecnici di Terna – gli ingegneri Flavio Franceschini e Alberto Sacchetti, con l’aiuto di ufficiali di polizia giudiziaria della Postale – sono stati nominati nei giorni scorsi, dai pm Flavio Lazzarini e Michela Guidi,  per mettere in sicurezza, estrarre e fare una copia dei dati contenuti all’interno dei dispositivi elettronici e informatici sequestrati dopo la strage di Suviana del 9 aprile scorso. Giovedì pomeriggio è stato conferito ufficialmente loro l’incarico. Tra i dispositivi che verranno analizzati ci sono le due scatole nere della centrale Enel Green Power di Bargi di Camugnano, il cosiddetto sistema ‘Scada’, oltre a un laptop e un dispositivo elettronico recuperato al piano -6, che contiene dati sull’operatività del gruppo 2, quello che è esploso causando la morte di 7 persone. I tecnici – che si aggiungono ai consulenti già incaricati a inizio maggio – hanno chiesto e ottenuto un termine di 30 giorni per concludere le operazioni di perizia, iniziate nel momento dell’incarico ufficiale. Anche gli avvocati, che assistono i familiari delle vittime e i feriti, hanno nominato dei propri consulenti. Al momento la Procura procede per disastro colposo, omicidio colposo sul lavoro plurimo e lesioni colpose sul lavoro, sempre a carico di ignoti. Il pool di esperti dovrà analizzare i contenuti delle Scada e valutare se l’attività sui sistemi possa essere un danno  per i futuri accertamenti, rendendoli di fatto di natura irripetibile, e segnalando l’eventualità per le necessarie valutazioni investigative. Essendo il fascicolo ancora a carico di ignoti, se i tecnici effettueranno esami irripetibili questi sarebbero inutilizzabili in un procedimento verso eventuali futuri indagati. Perciò, se non si potrà neppure eseguire una copia forense della Scada senza rischiare di alterarne i contenuti, i lavori dovranno bloccarsi per permettere alla Procura di valutare il da farsi, cioè presumibilmente iscrivere i primi nomi nel registro degli indagati




ALTRE NOTIZIE DI CRONACA

RAVENNA: Controlli su due pescherecci, multe per 3.500 euro

Circa 800 chili di vongole sequestrati e sanzioni per oltre 3.500 euro. E' il bilancio dei controlli effettuati dalla Guardia Costiera al portocanale di Cervia, sul litorale ravennate. Il blitz per il contrasto alla pesca illegale, è scattato alle prime ore di oggi quando sono stati ispezionati due pescherecci che fanno uso di un attrezzo denominato draga idraulica: consente di raccogliere dal fondale i molluschi. I controlli hanno portato a rinvenire sul primo peschereccio, un quantitativo di vongole della specie 'Chamelea gallina' (comunemente note come 'vongole lupino') pari a 800 chili: ovvero oltre il quantitativo massimo consentito di 400 chili rispetto alla quota giornaliera. Al comandante è stata perciò contestata una sanzione amministrativa di 2.000 euro e le vongole, ancora vive e vitali, sono state rilasciate in mare come previsto dalla normativa vigente. Sul secondo motopesca, i militari hanno rinvenuto due distinte partite di vongole: una regolarmente etichettata risultata conforme e proveniente dall'attività di pesca della stessa giornata; l'altra, senza etichettatura e quindi di provenienza non dimostrata: la partita è stata allora posta sotto sequestro e rigettata in mare. Per tale irregolarità è stata emessa una sanzione amministrativa di 1.500 euro.