14 GIUGNO 2024

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NOTIZIA DI CRONACA

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14 GIUGNO 2024 - 18:46


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RIMINI: Tenta di uccidere il padre, 19enne arrestato

Un 19enne è stato arrestato a Rimini con l’accusa di aver tentato di uccidere il padre. L’allarme è scattato ieri attorno alle 20 quando una telefonata al 118 riferiva di una violenta colluttazione in corso in un appartamento del centro storico. Al loro arrivo, i poliziotti hanno così trovato il giovane mentre usciva dallo stabile con le mani sporche di sangue mentre il padre giaceva per terra in casa, in stato di shock, dopo essere stato colpito più volte con delle stampelle e ferito con un paio di forbici. Il ragazzo, subito fermato, è risultato essere seguito dal centro di salute mentale riminese ed è stato ricoverato per accertamenti mentre la vittima è stata trasportata al Bufalini di Cesena con ferite profonde. Il 19enne è stato trasferito questa mattina nel carcere di Rimini a disposizione dell’autorità giudiziaria.




ALTRE NOTIZIE DI CRONACA

RIMINI: Caso Pierina, Luis Dassilva interrogato per sei ore

Ha risposto a tutte le domande del giudice Vinicio Cantarini e ha negato tutte le circostanze raccontate da Manuela Bianchi, Louis Dassilva, il senegalese di 35 anni assistito dai legali Riario Fabbri e Andrea Guidi. L'interrogatorio, al quale ha assistito anche il pm Daniele Paci, è durato poco meno di 6 ore e si è svolto nel carcere di Rimini. Al momento la lunga indagine sull'omicidio di Pierina Paganelli, avvenuto il 3 ottobre del 2023, vede due persone indagate: Dassilva, per omicidio, e la nuora di Pierina, Manuela Bianchi, legata da una relazione al senegalese, per favoreggiamento. Bianchi, difesa dall'avvocata Nunzia Barzan e dal consulente Davide Barzan, il 4 marzo scorso è stata interrogata dal pm Paci: nel corso dell'interrogatorio avrebbe detto di aver visto Dassilva la mattina del ritrovamento del cadavere della suocera in garage. Dassilva le avrebbe quindi detto di non parlare, che c'era il cadavere di una donna e di dare l'allarme chiamando per primo il vicino. Bianchi ha detto di aver capito che l'assassino era Dassilva. Venerdì scorso si è tenuto invece un incidente probatorio sulle prove scientifiche che, secondo i legali del senegalese, scagionano Dassilva tanto che al termine dell'udienza Fabbri e Guidi ne hanno chiesto la scarcerazione. Il gip quindi ha deciso di interrogare Dassilva in carcere e al termine di 5 giorni dovrà decidere se scarcerarlo o meno. Ma il termine non è perentorio. Sull'interrogatorio della nuora i difensori di Dassilva hanno presentato osservazioni scritte che rileverebbero tutte le incongruenze. Intanto la Procura va avanti "un pezzo alla volta" in un rebus che si ricompone. Il pm Paci ha chiesto un incidente probatorio per interrogare nuovamente la Bianchi e cristallizzare le sue dichiarazioni su Dassilva. I difensori del senegalese si sono opposti, ma spetterà al giudice Cantarini decidere. In quel caso le accuse delle nuora contro Dassilva diventerebbero atti acquisiti e non più confutabili del processo.