11 GIUGNO 2024

09:33

NOTIZIA DI CRONACA

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11 GIUGNO 2024 - 09:33


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FAENZA: Sbanda con l’auto in A14, deceduto 20enne | VIDEO

Ha perso il controllo del veicolo, una Volkswagen Polo, mentre viaggiava in A14 direzione Bologna, poco dopo il casello dell’autostrada di Faenza, all’altezza del km 62,300. Il fatto è accaduto attorno alle 5,30 di questa mattina e, a quanto pare, non ci sono altre macchine coinvolte. Alla guida del mezzo un 20enne rumeno residente in Lombardia, che ha sbandato finendo sulla carreggiata esterna e, dopo 100 metri di corsa fuori controllo, è andato a sbattere contro il cartello autostradale ribaltandosi da un lato. Lo scontro è stato violento. Alcuni automobilisti di passaggio hanno poi segnalato l'accaduto.Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia Stradale di Forlì, per i rilievi del caso, i Vigili del Fuoco di Faenza per estrarre il corpo dall’abitacolo, i sanitari del 118 con un ambulanza e l’elisoccorso. Il personale autostradale ha chiuso una corsia dell'autostrada per permettere l'intervento dei mezzi di soccorso. Nonostante i prodigarsi dei sanitari non è stato possibile fare altro che decretare il decesso del 20enne.




ALTRE NOTIZIE DI CRONACA

BARCELLONA: Cavallari tradito dal cellulare, caccia ai complici | VIDEO

Si trova in carcere in spagna in attesa dell’estradizione Andrea Cavallari, dopo la fuga durante le festa di laurea. Nel frattempo emergono altri dettagli sul suo arresto, mentre prosegue la ricerca dei complici. È stato un telefonino a tradire Andrea Cavallari, il 26enne modenese condannato per la strage di Corinaldo ed evaso il 3 luglio scorso dal carcere della Dozza di Bologna durante un permesso premio concesso per la sua laurea. Dopo giorni di ricerche, la sua fuga si è conclusa in un albergo a Lloret de Mar, in Spagna. Tutto è iniziato con le immagini di una festa in famiglia. Le telecamere di sorveglianza di un ristorante in cui Cavallari stava pranzando con i parenti dopo la discussione della tesi lo hanno ripreso mentre usava un telefonino. Gli investigatori, attraverso l'analisi delle immagini, sono riusciti a identificare l'apparecchio e intercettarne il numero. Da lì hanno seguito i movimenti del latitante, tracciandone lo spostamento da Bolognaa fino a Barcellona, per poi arrivare all'albergo della Costa Brava dove è stato bloccato. Ma il telefonino non è stato l’unico errore fatale. Fondamentale per la sua localizzazione è stata anche la pista del denaro. Durante la latitanza Cavallari ha utilizzato una carta di credito intestata a una donna, dove erano stati depositati migliaia di euro. I pagamenti hanno permesso agli investigatori di restringere il campo. Al momento dell’arresto, Cavallari era in possesso del cosiddetto “kit del fuggiasco”: documenti falsi, soldi falsi (almeno 800 euro in banconote da 20 euro contraffatte) e la carta di credito usata per tutte le spese. Elementi che confermano l’ipotesi, ora al vaglio degli inquirenti, di una rete di fiancheggiatori che avrebbe supportato l’evasione e la fuga all’estero. Non è escluso che alcuni complici possano essere stati conosciuti durante la detenzione alla Dozza. L’attenzione delle autorità è ora rivolta proprio a identificare e rintracciare questi possibili complici. Attendendo anche il ritorno in Italia, che avverrà tra pochi giorni.