6 MAGGIO 2024

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6 MAGGIO 2024 - 11:47


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RAVENNA: Incidente sul lavoro al porto, fine indagine e inizia il processo | VIDEO

Era l’11 luglio del 2022 quando al porto di Ravenna un operaio 32enne, di origine senegalese, rimase gravemente ferito alla testa colpito dal cestello di un mezzo manovrato da un collega. Come si legge sulle pagine del Corriere Romagna, l’uomo necessitò di quasi due mesi di prognosi e il risarcimento ricevuto è stato di  7.500 euro. Si accontentò della somma e non prenderà parte al processo che vede imputato l’amministratore unico dell’ azienda che aveva in subappalto i lavori di movimentazione materiali per conto della ditta portuale. Al centro della vicenda c’è il fatto che l’operaio che colpì la vittima dell’incidente sul lavoro, non era abilitato a svolgere quella mansione. Le accuse in campo sono di lesioni colpose e la dinamica dell’infortunio fu ricostruita dalla Medicina del lavoro. Il 32enne stava lavorando vicino al raccordo ferroviario in un’area adibita al carico/scarico delle navi e al deposito delle merci. Il facchino stava raccogliendo il materiale riversato a terra nelle operazioni di svuotamento di un vagone quando il collega, che come è stato documentato non aveva la formazione professionale per farlo, tentò di abbassare il cestello, insistendo il 32enne. La vittima venne ricoverata al Bufalini di Cesena dove l’iniziale prognosi di un mese, viste le gravi condizioni, arrivò a raddoppiare vista la frattura dell’osso parietale e un ematoma cranico.




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RIMINI: Caso Pierina, 15 maggio nuova udienza al Riesame per Dassilva

Caso Pierina, l'udienza per Louis Dassilva davanti al Tribunale del Riesame di Bologna è stata fissata per il 15 maggio. Tra due settimane i difensori (gli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi) del 35enne senegalese ritenuto dalla Procura della repubblica di Rimini l'assassino di Pierina Paganelli discuteranno davanti ai giudici della Libertà l'impugnazione della seconda ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Rimini, Vinicio Cantarini. Il giudice, in un provvedimento bis, ha confermato il carcere per il 35enne sulla base sostanzialmente delle accuse della nuora Manuela Bianchi, che con Dassilva era stata legata da una relazione sentimentale. La donna, indagata per favoreggiamento personale, difesa dall'avvocata Nunzia Barzan e dal consulente Davide Barzan, ha reso in tre giorni di interrogatorio davanti al gip una versione tale per cui il senegalese risulterebbe sempre più indiziato del delitto. Bianchi ha raccontato che la mattina del ritrovamento del cadavere Louis l'avvisò e le disse come comportarsi con polizia e vicini di casa. Da sabato intanto il 35enne ha iniziato uno sciopero della fame in carcere, dove è rinchiuso dal 16 luglio scorso, continuando a professarsi innocente.