RIMINI: Omicidio Pierina, i figli, “offesi nel ricordo di nostra madre”
I figli di Pierina Paganelli, la donna uccisa l’ottobre scorso nel garage di casa sua a Rimini si dicono “offesi nel ricordo” della madre. Di recente è emerso un presunto spasimante della vittima, circostanza però smentita dai familiari.
Devono fare i conti con il dolore per la tragica uccisione della madre, Pierina Paganelli, accoltellata nel garage della palazzina in cui abitava alla periferia di Rimini all’inizio dello scorso ottobre. Di recente, i figli della vittima hanno dovuto confrontarsi anche con chi ha messo in giro la voce secondo cui la 78enne avesse uno spasimante misterioso. Un’amicizia maschile, sorta in tempi recenti, che però, a detta dei familiari della pensionata uccisa, non avrebbe nulla a che fare con il caso. Anche perché la persona in questione è morta tre anni fa.
Secondo i figli di Pierina non c'è alcun mistero dietro alla presunta relazione. Si tratterebbe semplicemente di una persona anziana, aiutata occasionalmente dalla madre, che aveva espresso gratitudine con un mazzo di fiori e un biglietto. Nessuna implicazione romantica, dunque, solo un gesto di ringraziamento.
La stessa procura di Rimini, che indaga sull’omicidio, ha sul tavolo il certificato di morte dell’anziano uomo avvenuta durante la pandemia, nel 2021. A spiegarlo sono i legali dei tre figli di Pierina, per i quali essi si sentono “oltraggiati profondamente in quello che gli è rimasto di più caro”, ovvero il ricordo della madre.
Ad avere citato l’anziano in una trasmissione tv, è stato uno dei consulenti di Manuela Bianchi, la nuora di Pierina e colei che ne ritrovò il cadavere, nonché tra i principali sospettati insieme al fratello Loris e ai vicini di casa Louis Dassilva e Valeria Bartolucci. Per i figli è “strano come questo episodio sia stato reso pubblico”. Il giallo resta ancora senza indagati.
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