14 MAGGIO 2024

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NOTIZIA DI CRONACA

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14 MAGGIO 2024 - 08:53


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FORLI’: Omicidio Severi, Pm chiede l’ergastolo per il fratello | VIDEO

Richiesta di ergastolo per Daniele Severi da parte della Pm Federica Messina al termine della sua requisitoria, durata alcune ore, nel tardo pomeriggio di ieri, al processo in corso in corte d'assise a Forlì. Daniele, 64 anni, è in carcere dallo scorso 8 luglio, accusato di avere ucciso il fratello 53enne Franco Severi, il cui corpo, decapitato, è stato ritrovato lo scorso 22 giugno, nei pressi del suo casolare in località Cà Seggio nel comune di Civitella di Romagna. La requisitoria di Messina, durata 5 ore, ha sottolineato la gravità del crimine e ha chiesto anche l'isolamento diurno per l'imputato. Le prove presentate contro Daniele includono guanti e scarpe con tracce di sangue della vittima, suggerendo una pianificazione dettagliata del delitto. Anche la moglie di Daniele, Monia Marchi, è accusata di falsa testimonianza per aver cercato di coprire il marito durante le indagini. L'avvocato dei fratelli di Franco, Max Starni, ha confermato la colpevolezza di Daniele, sottolineando la coerenza delle prove contro di lui. Starni ha rivelato che Daniele ha venduto la sua casa per evitare futuri risarcimenti. Per l’avvocato, Daniele avrebbe nascosto la testa di Franco «grazie alla sua abilità professionale, visto che al 118 si occupava di raccogliere i cadaveri per strada senza mai sporcarsi», cosi si legge sulla stampa locale. L’avvocato  ha chiesto, inoltre, un risarcimento di 5 milioni per i fratelli della vittima. Daniele Severi, difeso dagli avvocati Massimiliano Pompignoli e Maria Antonietta Corsetti, si è sempre dichiarato innocente.




ALTRE NOTIZIE DI CRONACA

BOLOGNA: Precari dell’università in assemblea contro la riforma Bernini | VIDEO

Centinaia di precari del mondo accademico da tutta Italia, fra ricercatori, dottorandi, docenti, personale amministrativo e studenti, si sono ritrovati a Bologna per una due giorni di assemblee e tavoli di lavoro, contro la riforma Bernini. Obiettivo: creare una piattaforma comune di rivendicazioni in vista di una mobilitazione, nei prossimi mesi, in tutto il territorio nazionale Assemblea nazionale della rete delle assemblee precarie di ricercatori, dottorandi, assegnisti, docenti, personale amministrativo e studenti in via Zamboni, a Bologna, contro la riforma Bernini. Centinaia le adesioni da tutta Italia per una due giorni di plenarie e tavoli di lavoro con l’obiettivo di porre le basi per una mobilitazione su larga scala nei prossimi mesi. Nel mirino anche i tagli al fondo di finanziamento ordinario, previsto nella nuova legge bilancio e quantificabile in circa 700 milioni di euro in meno per il biennio 2025-2027. “Le assemblee precarie sono nate in circa 15 città di Italia -spiega Camilla D’Ambroggi, ricercatrice in sociologia all’Unibo e portavoce dell’Assemblea Precaria Bologna – per contrastare una riforma che introduce varie figure contrattuali del pre-ruolo accademico, senza tutele, senza maternità, senza tredicesima, allungando ancora di più il percorso che già oggi dura fino a dieci o quindici anni. Per questo è nata l’esigenza di vedersi tutti insieme in un’assemblea nazionale, con l’obiettivo di costruire una piattaforma comune”. A livello locale, l’auspicio di un maggiore supporto anche da parte del senato accademico dell’Alma Mater.