RAVENNA: Torri Hamon, Italia Nostra difende “Per il PUG un impianto-simbolo”
“Un impianto-simbolo di una lunga fase di sviluppo economico…in un’area collocata in posizione strategica…e in grado di potenziare il telaio verde della città”. Così sarebbero state descritte le due torri Hamon dal PUG (il piano urbanistico generale) di Ravenna nel 2021. Questo è quanto riportato da Italia Nostra, l’associazione in difesa del patrimonio artistico-culturale e in prima linea contro l’abbattimento dei simboli della raffineria ex SAROM. S’infiamma dunque la querelle per la demolizione delle torri Hamon, al centro della protesta che domenica ha visto la presenza anche della nipote di Michelangelo Antonioni, il regista che le portò sul grande schermo nel film “Il deserto rosso”. Dalla ricostruzione di Italia Nostra il PUG definirebbe le due torri come dei “Camini sonori, un esempio di archeologia industriale da recuperare e valorizzare...inserite in un’area in grado di ospitare anche grandi eventi culturali”. Da qui la richiesta dell’associazione, rivolta al sindaco De Pascale e ad ENI (proprietaria dello stabile) di salvare almeno una delle due costruzioni dall’abbattimento, con il dibattito che approderà nelle prossime ore in consiglio comunale. In attesa di nuovi colpi di scena.
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