9 APRILE 2024

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9 APRILE 2024 - 11:28


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RAVENNA: Spari al bar e spaccio all'ospedale, tre persone arrestate


Sabato 6 aprile i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Ravenna hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 3 cittadini albanesi, due uomini e una donna, accusati di tentata estorsione, detenzione di arma illegale, lesioni aggravate e spaccio di droga. Le indagini sono iniziate dopo il ferimento di un albanese avvenuto il 15 dicembre in un bar di Santerno, presumibilmente legato a un debito di droga. L’uomo, ferito da un colpo d’arma da fuoco, è stato ricoverato in ospedale dove, secondo gli investigatori, avrebbe continuato a portare avanti la sua attività di spaccio. Durante gli arresti sono stati trovati hashish e denaro occultati in vestiti e custodie di orologi mentre uno degli accusati ha tentato di disfarsi di 100 grammi di cocaina lanciandola dalla finestra, ma è stato arrestato in flagranza. Due uomini sono stati portati in carcere, mentre la donna è agli arresti domiciliari.




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Caso Pierina, l'udienza per Louis Dassilva davanti al Tribunale del Riesame di Bologna è stata fissata per il 15 maggio. Tra due settimane i difensori (gli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi) del 35enne senegalese ritenuto dalla Procura della repubblica di Rimini l'assassino di Pierina Paganelli discuteranno davanti ai giudici della Libertà l'impugnazione della seconda ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Rimini, Vinicio Cantarini. Il giudice, in un provvedimento bis, ha confermato il carcere per il 35enne sulla base sostanzialmente delle accuse della nuora Manuela Bianchi, che con Dassilva era stata legata da una relazione sentimentale. La donna, indagata per favoreggiamento personale, difesa dall'avvocata Nunzia Barzan e dal consulente Davide Barzan, ha reso in tre giorni di interrogatorio davanti al gip una versione tale per cui il senegalese risulterebbe sempre più indiziato del delitto. Bianchi ha raccontato che la mattina del ritrovamento del cadavere Louis l'avvisò e le disse come comportarsi con polizia e vicini di casa. Da sabato intanto il 35enne ha iniziato uno sciopero della fame in carcere, dove è rinchiuso dal 16 luglio scorso, continuando a professarsi innocente.