2 APRILE 2024

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2 APRILE 2024 - 13:48


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BOLOGNA: Un centro giovanile dedicato a Chiara Gualzetti | VIDEO

Taglio del nastro a pochi chilometri da Bologna di un nuovo centro giovanile intitolato a Chiara Gualzetti, la 15enne uccisa nel 2021 da un coetaneo, nelle campagne della Valsamoggia. Presente alla cerimonia anche il padre della ragazza, Vincenzo, in prima linea, insieme ad altri genitori che hanno vissuto un dramma simile, per portare avanti una proposta di legge che riformi il processo penale a carico di minorenni che si macchiano di reati gravissimi, come l'omicidio

 

Inaugurato nel cuore di Crespellano, nel territorio bolognese di Valsamoggia, un nuovo centro giovanile intitolato a Chiara Gualzetti, la 15enne di Monteveglio uccisa nel 2021 da un coetaneo, che credeva suo amico, condannato in due gradi di giudizio a 16 anni e 4 mesi, il massimo della pena per un minore. Sarà un luogo per offrire ai più giovani, spesso assuefatti da web e social, delle valide alternative di socializzazione, hanno sottolineato gli intervenuti al taglio del nastro, a partire dal papà Vincenzo, da tempo in prima linea, insieme all'avvocato Giovanni Annunziata e ad altri genitori che in diverse parti del Paese hanno vissuto un dramma simile al suo, per una proposta di riforma legislativa per quanto riguarda i reati, anche efferati e premeditati, con protagonisti persone con meno di 18 anni. “Il progetto è ormai al vaglio del Parlamento da diverso tempo -spiega proprio il papà della giovane-. Stiamo aspettando che lo possano approvare: riguarda il processo minorile, quindi automatismi, sconti di pena, rito abbreviato eccetera, e a prescindere dalle diverse iniziative fatte per mia figlia, come la sala informatica, il giardino e la biblioteca a Monteveglio, ad esempio, credo che essendo Chiara morta senza ragione, se cambiasse qualcosa nella legislazione, la sua morte non sia più vana, inutile. Quindi si darebbe un valore a questa morte assurda”. Il centro intitolato proprio a Chiara è il risultato di un importante lavoro di squadra fra istituzioni locali e associazionismo al fianco dei giovani. “Da cittadino della Valsamoggia vedo con grande orgoglio ed emozione questo centro” commenta l'assessore regionale Raffaele Donini. “Speriamo di imparare” dice infine l'arcivescovo Matteo Zuppi, che conclude: “Non dobbiamo dimenticare e la presenza qui serve anche per questo”.




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BOLOGNA: Inaugurazione anno giudiziario, protesta contro la separazione delle carriere

Anche a Bologna i magistrati hanno protestato, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte d’Appello, contro la riforma che prevede la separazione delle carriere. Critici anche il presidente dell’assise e il procuratore generale Protesta delle toghe contro la riforma costituzionale che prevede la separazione delle carriere, fuori dalla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario della corte d’appello anche a Bologna. Prima presidio in circa 150 con Costituzione tra le mani, cartelli e coccarde tricolore, poi l’abbandono della sala al momento dell’intervento del rappresentante del ministero, Davide Galli. Per l’Anm si tratta di una riforma “punitiva” e che “indebolirà la magistratura e il suo autogoverno”. “Secondo noi altera gli equilibri democratici previsti dal costituente, prevediamo anche uno sciopero il 27 febbraio” annuncia Eleonora Pirillo, presidente regionale dell’associazione dei magistrati. Il procuratore generale Paolo Fortuna la definisce “inutile”, esortando il ministro Nordio a puntare “sui veri problemi per i cittadini”, dai tempi della giustizia alla carenza di personale. “Evitare sovrapposizione di riforme continue” l’appello del presidente della corte nella sua relazione. Calano le pendenze ma ci sono problemi d’organico anche nella relazione del procuratore generale. Nell’ultimo anno, 308 i reati iscritti per “codice rosso”, in lieve calo, ma coi reati di violenza di genere che salgono dell’11%. Aumentano anche i reati contro il patrimonio, quelli da parte di minori e per omicidio colposo sul lavoro: 38 i procedimenti in regione e 42 vittime, 26 l’anno precedente. “C’è l’attesa che il ministero svolta finalmente la sua funzione di supporto all’attività giudiziaria -commenta il presidente Giuseppe De Rosa -. A Bologna abbiamo anche gravi problemi di edilizia giudiziaria ma nonostante questo lo smaltimento dell’arretrato procede come previsto. Occorrono però necessariamente da un lato un’idea di organizzazione che per il momento non vedo e investimenti adeguati dall’altro”.