EMILIA-ROMAGNA: Infrastrutture, le più urgenti nel 'Libro bianco' di Regione e Unioncamere
Quali sono le grandi opere che, in Emilia-Romagna, non possono più essere rimandate? A indicarle è il nuovo “Libro Bianco sulle priorità infrastrutturali” realizzato da Unioncamere e Regione con il supporto di Uniontrasporti e presentato a Bologna, che dà conto del parere di 917 imprese emiliano-romagnole e delle urgenze indicate da diversi tavoli di confronto a livello territoriale. Tra i lavori risultati indifferibili, il potenziamento del nodo di Bologna con il Passante, la bretella Campogalliano-Sassuolo, la messa in sicurezza della E45, la 4^ corsia della A14 fra Bologna e la diramazione per Ravenna e il potenziamento delle connessioni con il porto bizantino, infine la Cispadana. Di rilevanza particolare, secondo gli interlocutori, anche l'istituzione della Zona logistica semplificata. L’Emilia-Romagna con un indice di sintesi di performance territoriale per le infrastrutture di trasporto e logistiche pari a 121,6, ha un valore superiore di oltre 20 punti rispetto alla media nazionale. E’ la prima regione in Italia per il trasporto ferroviario ed è terza per gli ambiti aeroportuali e nella logistica. E’ al secondo posto nella propensione dei territori verso la diffusione e l’utilizzo delle tecnologie digitali e terza nella speciale classifica Green&Smart per gli aspetti di sostenibilità ambientale e digitalizzazione. “Abbiamo bisogno di realizzare infrastrutture vitali per l’Emilia-Romagna - ha affermato l’assessore regionale a Mobilità, Trasporti, Commercio, Andrea Corsini -. Dobbiamo alleggerire e fluidificare il traffico per migliorare la rapidità e i tempi di percorrenza delle persone e delle merci nei due assi, nord-sud ed est-ovest, che attraversano la nostra regione al servizio del Paese e come ponte verso l’estero. I progetti e i cantieri che abbiamo pianificato in questi anni vanno in questa direzione, come ci conferma il sistema imprenditoriale ogni giorno, anche per favorire l’import e l’export. Opere che, una volta terminate, porteranno benefici a tutti i cittadini emiliano-romagnoli, migliorando gli spostamenti quotidiani e la qualità dell’aria. Per questo stiamo pressando il Governo, perché finalmente approvi la Zona logistica semplificata e faccia partire lavori definiti di rilevanza nazionale, come il Passante di Bologna, la Cispadana e la bretella Campogalliano Sassuolo. Noi come sempre faremo la nostra parte al fianco delle imprese e dei lavoratori per permettere all’Emilia-Romagna di crescere, garantendo benessere alle comunità”. "Il Libro Bianco delle infrastrutture è frutto di un lavoro di partecipazione e condivisione nel quale le Camere di commercio della regione hanno coinvolto tutte le forze produttive della regione – evidenzia Valerio Veronesi, presidente di Unioncamere Emilia-Romagna -. Le indicazioni che ne sono emerse sono ben chiare. Una coinvolge tutti: l'istituzione rapida della Zona Logistica Semplificata dell'Emilia-Romagna determinerebbe condizioni di competitività ed attrattività decisive in un momento di grande cambiamento nelle direttrici di scambio internazionali. Siamo una regione intermodale, in cui il potenziamento delle connessione con il porto di Ravenna è collegato con la quarta corsia della A14, con l'allargamento della A1 tra Modena e Piacenza, con la Cispadana, con il potenziamento dei collegamenti ferroviari fra i poli logistici, con la realizzazione dell'Alta Velocità dell'asse Adriatico e così via. Investire nelle infrastrutture dell'Emilia-Romagna è investire nella competitività e nella sostenibilità ambientale dell'Italia".
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