23 MARZO 2024

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23 MARZO 2024 - 11:09


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RAVENNA: Si lanciò da finestra con figlia, perizia psichiatrica per Giulia Lavatura

Giulia Lavatura Truninger è stata trasferita dall'ospedale Bufalini di Cesena a una clinica psichiatrica nel Ravennate. La 41enne lo scorso 8 gennaio si è lanciata dal suo appartamento al nono piano di una palazzina di via Dradi a Ravenna, portando con sé la figlia Wendy di sei anni e la loro cagnolina, entrambe morte sul colpo. La donna, nonostante un volo di 30 metri, si era salvata riportando solo lesioni non gravi probabilmente rimbalzando su una rete di cantiere. L'avvocato difensore ha nominato lo psichiatra Renato Ariatti per capire se la donna fosse in grado di intendere e di volere. La 41enne da una decina d'anni era in cura al centro di salute mentale di Ravenna. Prima del gesto estremo, aveva deciso in autonomia di sospendere la terapia farmacologica.




ALTRE NOTIZIE DI CRONACA

RIMINI: Caso Pierina, Luis Dassilva interrogato per sei ore

Ha risposto a tutte le domande del giudice Vinicio Cantarini e ha negato tutte le circostanze raccontate da Manuela Bianchi, Louis Dassilva, il senegalese di 35 anni assistito dai legali Riario Fabbri e Andrea Guidi. L'interrogatorio, al quale ha assistito anche il pm Daniele Paci, è durato poco meno di 6 ore e si è svolto nel carcere di Rimini. Al momento la lunga indagine sull'omicidio di Pierina Paganelli, avvenuto il 3 ottobre del 2023, vede due persone indagate: Dassilva, per omicidio, e la nuora di Pierina, Manuela Bianchi, legata da una relazione al senegalese, per favoreggiamento. Bianchi, difesa dall'avvocata Nunzia Barzan e dal consulente Davide Barzan, il 4 marzo scorso è stata interrogata dal pm Paci: nel corso dell'interrogatorio avrebbe detto di aver visto Dassilva la mattina del ritrovamento del cadavere della suocera in garage. Dassilva le avrebbe quindi detto di non parlare, che c'era il cadavere di una donna e di dare l'allarme chiamando per primo il vicino. Bianchi ha detto di aver capito che l'assassino era Dassilva. Venerdì scorso si è tenuto invece un incidente probatorio sulle prove scientifiche che, secondo i legali del senegalese, scagionano Dassilva tanto che al termine dell'udienza Fabbri e Guidi ne hanno chiesto la scarcerazione. Il gip quindi ha deciso di interrogare Dassilva in carcere e al termine di 5 giorni dovrà decidere se scarcerarlo o meno. Ma il termine non è perentorio. Sull'interrogatorio della nuora i difensori di Dassilva hanno presentato osservazioni scritte che rileverebbero tutte le incongruenze. Intanto la Procura va avanti "un pezzo alla volta" in un rebus che si ricompone. Il pm Paci ha chiesto un incidente probatorio per interrogare nuovamente la Bianchi e cristallizzare le sue dichiarazioni su Dassilva. I difensori del senegalese si sono opposti, ma spetterà al giudice Cantarini decidere. In quel caso le accuse delle nuora contro Dassilva diventerebbero atti acquisiti e non più confutabili del processo.