23 MARZO 2024

11:04

NOTIZIA DI CRONACA

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23 MARZO 2024 - 11:04


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FAENZA: Patrimonio anziano prosciugato, badante condannata

La presunta circonvenzione di incapace ai danni di un anziano allevatore di Faenza è costata una condanna a 4 anni e 6 mesi di reclusione a una badante 59enne di origine albanese. Stessa pena, ma per riciclaggio, è stata inflitta al figlio della donna. Secondo l’accusa, nella lista dei regali incassati per un valore di più di due milioni figuravano un appartamento da 230mila euro, due polizze sulla vita per oltre un milione, la delega a operare sul conto corrente, assegni e contanti per quasi 400mila euro e un salario mensile da 5mila euro. Il giudice del Tribunale di Ravenna ha invece assolto il marito della badante e la fidanzata del figlio, entrambi accusati di riciclaggio. L'anziano, classe 1926, soffriva di deterioramento cognitivo. Grazie a ciò, secondo la Procura, la badante sarebbe riuscita a mettere le mani su buona parte dei suoi beni tra il 2013 e il 2017.




ALTRE NOTIZIE DI CRONACA

RIMINI: Caso Pierina, Luis Dassilva interrogato per sei ore

Ha risposto a tutte le domande del giudice Vinicio Cantarini e ha negato tutte le circostanze raccontate da Manuela Bianchi, Louis Dassilva, il senegalese di 35 anni assistito dai legali Riario Fabbri e Andrea Guidi. L'interrogatorio, al quale ha assistito anche il pm Daniele Paci, è durato poco meno di 6 ore e si è svolto nel carcere di Rimini. Al momento la lunga indagine sull'omicidio di Pierina Paganelli, avvenuto il 3 ottobre del 2023, vede due persone indagate: Dassilva, per omicidio, e la nuora di Pierina, Manuela Bianchi, legata da una relazione al senegalese, per favoreggiamento. Bianchi, difesa dall'avvocata Nunzia Barzan e dal consulente Davide Barzan, il 4 marzo scorso è stata interrogata dal pm Paci: nel corso dell'interrogatorio avrebbe detto di aver visto Dassilva la mattina del ritrovamento del cadavere della suocera in garage. Dassilva le avrebbe quindi detto di non parlare, che c'era il cadavere di una donna e di dare l'allarme chiamando per primo il vicino. Bianchi ha detto di aver capito che l'assassino era Dassilva. Venerdì scorso si è tenuto invece un incidente probatorio sulle prove scientifiche che, secondo i legali del senegalese, scagionano Dassilva tanto che al termine dell'udienza Fabbri e Guidi ne hanno chiesto la scarcerazione. Il gip quindi ha deciso di interrogare Dassilva in carcere e al termine di 5 giorni dovrà decidere se scarcerarlo o meno. Ma il termine non è perentorio. Sull'interrogatorio della nuora i difensori di Dassilva hanno presentato osservazioni scritte che rileverebbero tutte le incongruenze. Intanto la Procura va avanti "un pezzo alla volta" in un rebus che si ricompone. Il pm Paci ha chiesto un incidente probatorio per interrogare nuovamente la Bianchi e cristallizzare le sue dichiarazioni su Dassilva. I difensori del senegalese si sono opposti, ma spetterà al giudice Cantarini decidere. In quel caso le accuse delle nuora contro Dassilva diventerebbero atti acquisiti e non più confutabili del processo.